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Cancro e alti livelli di bilirubina nel sangue

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La bilirubina alta combatte il cancro

Cancro-e-alti-livelli-di-bilirubina-nel-sangue

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L’essere umano può essere protetto dal cancro e da determinate malattie cardiache grazie alla bilirubina presente nel sangue. Il pigmento bilirubina facente parte della bile e principale protagonista della digestione, secondo un recente studio avrebbe il potere di proteggere dal cancro e dalle malattie cardiovascolari grazie all’azione mirata a scapito dei danni ossidativi.La bilirubina, pigmento contenuto nella bile di colore giallo-rossastro, non è quindi semplicemente un sottoprodotto, ma detiene importanti potenzialità nella prevenzione del cancro. La bilirubina, come suddetto, fa parte della bile la quale è prodotta dal fegato ed è costituita in maggioranza da acqua. Tra i vari elementi formanti la bile si trova il pigmento chiamato bilirubina che, possiede proprietà notevoli di azione contro il cancro, fino ad ora sconosciuta i più. Continue reading

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L’anguilla Unagi regola i livelli di bilirubina nel sangue

Bilirubina sotto controllo con l’anguilla Unagi

L'anguilla-Unagi-regola-i-livelli-di-bilirubina-nel-sangue

L’anguilla-Unagi-regola-i-livelli-di-bilirubina-nel-sangue

L’anguilla Unagi, di nazionalità giapponese, è un pesce d’acqua dolce, molto utilizzato nel paese del Sol Levante come ingrediente di alta cucina, generalmente servito sottoforma di sushi o sott’aceto. Un valido team di scienziati del Riken Brain Science Institute ha scoperto che l’anguilla Unagi possiede una proteina fluorescente che potrebbe avere effetti incredibili sui livelli di bilirubina nel sangue, regolandoli se in eccesso. L’anguilla Unagi è in assoluto al mondo il primo vertebrato ad essere dotato di fluorescenza ed in grado di monitorare, tramite la sua particolare proteina, i livelli di bilirubina, sottoprodotto dell’emoglobina, tossico se presente in eccesso nell’organismo, in genere responsabile della colorazione giallastra di pelle e occhi tipica delle disfunzioni epatiche. Continue reading

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Rapporto tra cancro e livelli di bilirubina nel sangue

Il legame tra cancro e bilirubina

Rapporto-tra-cancro-e-livelli-di-bilirubina-nel-sangue

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Spesso nei casi di cancro si palesano livelli decisamente elevati di bilirubina: è noto che la bile viene raccolta nella colecisti, dalla quale viene messa in circolo al fine di facilitare i processi digestivi tramite soprattutto l’emulsione dei grassi. La bilirubina è il valore collegato proprio a tale sostanza, esso è molto importante, ma non deve essere troppo elevato nel sangue, soprattutto in pazienti affetti da cancro. Quando la concentrazione di bilirubina nel sangue è in quota troppo elevata si può innescare un processo d’intossicazione spesso fatale per il malato di cancro. Continue reading

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Fegato bilirubina: come viene processata

Fegato bilirubina: la fase di coniugazione

Nel fegato la bilirubina subisce una fase di sintesi attraverso il quale può in seguito essere eliminata con maggiore facilità dall’organismo alla fine di tutto il suo lungo ciclo metabolico: infatti per essere degradato il pigmento biliare deve diventare idrosolubile perché ciò avvenga la bilirubina si lega con l’acido glucoronico e viene trasformata nella frazione diglucuronide, ossia in bilirubina diretta o coniugata, invece la forma indiretta indica la frazione di bilirubina che non è stata ancora processata dal fegato. In condizioni considerate normale nell’organismo di un individuo il rapporto tra bilirubina diretta e bilirubina indiretta si attesta sui valori di 1:4 ed 1:5, questo parametro permette di valutare le condizioni di salute dell’organismo a partire alla stessa funzionalità epatica. Quando si verifica una concentrazione eccessiva di bilirubina totale nel sangue, superando i valori normali che vengono presi come range di riferimento, che si attestano su una misura media di 1-1,5 mg/dL, si riscontra un tasso di iperbilirubinemia che determina come primo segnale di allarme la manifestazione dell’itterizia: il soggetto presenta un colorito giallognolo che interessa la cute e le sclere oculari. Maggiori notizie sull’argomento si trovano su Analisi sangue bilirubina: le condizioni che alterano i valori. Continue reading

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Analisi sangue bilirubina: le condizioni che alterano i valori

Analisi sangue bilirubina: come controllarla

Attraverso una semplice analisi del sangue è possibile controllare la bilirubina, nello specifico la misurazione dei valori della frazione diretta e della bilirubina totale si esegue attraverso il prelievo di un campione di sangue, ma è possibile anche eseguire un test di controllo sulle urine attraverso cui è possibile rilevare da un’indagine di laboratorio una condizione di iperbilirubinemia. Dai referti di laboratorio generalmente vengono indicati i livelli di bilirubina totale e diretta, ma è facile ottenere i valori della frazione indiretta eseguendo un semplice calcolo di sottrazione tra le due misurazioni per ottenere grazie alla differenza il tasso dell’altra frazione. Per sottoporsi all’esame del sangue e per non alterare la misurazione della bilirubinemia non viene richiesta una particolare preparazione al soggetto, il quale comunque dovrà ricordarsi di non mangiare e bere nelle quattro ore che precedono il test, è invece sconsigliato un digiuno prolungato in quanto questa condizione potrebbe alterare i risultati determinando un aumento della bilirubina. Maggiori notizie si trovano su Valori della bilirubina e condizioni anomale. Continue reading

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Bilirubina valori normali: i fattori che influenzano la misurazione

Bilirubina valori normali e possibili disfunzioni

Attraverso il processo di degradazione dei globuli rossi al termine del loro ciclo di vita, si produce il pigmento biliare della bilirubina i cui valori normali per quanto riguarda la forma totale devono risultare compresi tra 0,2 e 1,1 mg/dL. La bilirubina totale è rappresentata dalla somma della frazione diretta o coniugata e della forma indiretta o non coniugata, quando la misurazione della somma delle due frazioni si attesta su dei valori normali allora il soggetto è in buone condizioni, se invece si riscontrano delle alterazioni nei livelli si può prevedere un aumento dell’emolisi, ma possono anche intervenire delle disfunzioni a livello delle escrezione delle vie epatiche. Si prescrive l’analisi del sangue per rilevare la presenza di anomalie a livello epatico o ematico in questo modo si può giungere alla formulazione di diagnosi di diverse malattie da ricondurre all’eccessiva distruzione dei globuli rossi o all’alterazione del funzionamento del fegato e della bile. Altre notizie sull’argomento si trovano su Valori bilirubina: il range di riferimento.

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Metabolismo bilirubina: come viene processata dal fegato

Metabolismo bilirubina

La bilirubina è il prodotto del metabolismo dell’eme, rappresenta infatti il pigmento biliare derivante dal processo di distruzione dei globuli rossi che vengono degradati dai macrofagi a livello della milza: dopo la fase di degradazione l’emoglobina­ viene trasformata dapprima in biliverdina. In seguito la biliverdina entrando in contatto con gli enzimi viene trasformata in bilirubina. La bilirubina in un primo momento si trova nel sangue nella sua forma solubile, viene definita bilirubina indiretta, dove si lega ad una proteina di trasporto, ovvero l’albumina, in seguito la bilirubina giunge al fegato per essere processata, in questo modo se ne facilita l’espulsione dall’organismo. La bilirubina indiretta una volta arrivata al fegato viene dapprima captata all’interno della cellula del fegato, segue poi la fase di coniugazione, che consiste nell’unione della bilirubina con l’acido glucuronico, attraverso questo processo passa alla sua condizione idrosolubile così può essere eliminata attraverso la bile. Il metabolismo della bilirubina si articola in tappe prepatiche, intraepatiche e postepatiche. In condizioni normali la bilirubina nel sangue non deve superare il valore di 1 milligrammo per decilitro (1 mmg/dl), le due frazioni devono essere equamente suddivise: la bilirubina coniugata costituisce il 20% di quella presente nel corpo, mentre la bilirubina non coniugata rappresenta invece il 70%. Maggiori notizie si trovano su Bilirubina alta: definizione e diagnosi. Continue reading

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Bilirubina urine: possibile manifestazione dell’itterizia

 

Bilirubina urine in presenza di iperbilirubinemia

In un soggetto che gode di buone condizioni di salute la bilirubina non dovrebbe essere presente in livelli troppo elevati nell’urina, ma solo in minima quantità, i suoi valori normali infatti si attestano in un range compreso tra 0,02 mg/100ml. La presenza di un livello troppo elevato di questo pigmento biliare nelle urine ne altera il colore caratteristico che si identifica con un giallo paglierino dovuto alla presenza di urobilina, ossia del composto che deriva dal catabolismo della bilirubina. Quando la bilirubina passa nelle urine esse assumono un colore rossastro tendente spesso al bruno, ricordando la colorazione tipica del marsala, e si viene anche a formare una schiuma gialla. Quando il pigmento biliare si riversa nelle urine allora il soggetto presenta la condizione di iperbilirubinemia, ovvero evidenzia degli alti livelli di bilirubina nel sangue, in quanto la bilirubina non viene smaltita normalmente dal corpo e così si accumula nei tessuti determinando la formazione dell’ittero. I casi di itterizia si associano negli adulti alla manifestazione di un colorito giallastro della cute e delle sclere oculari ed è un segnale da scrivere ad alcune condizioni patologiche che interessano  principalmente il fegato, le vie biliari oppure il sangue. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina nelle urine: a cosa attribuire l’anomalia. Continue reading

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Bilirubina neonati: l’insorgenza dell’ittero fisiologico

Bilirubina neonati: l’ittero fisiologico

L’ittero fisiologico neonatale è una condizione comune in quanto si riscontra un accumulo nel sangue della bilirubina nei neonati: la concentrazione di questo pigmento biliare si evidenza con la colorazione gialla della pelle e delle sclere oculari. Di solito l’insorgenza dell’ittero neonatale si verifica con una maggiore incidenza nei nati prematuri, ma non sono rari casi di un tasso elevato di bilirubina anche nei nati a termine: l’ittero neonatale viene causato da un accumulo di bilirubina che può essere prodotta in eccesso, oppure l’organismo può risentire di un rallentamento nel processo di smaltimento di questo pigmento biliare. In generale nei neonati l’alto livello di bilirubina è da correlare al deterioramento dei globuli rossi fetali che finiscono per appesantire il fegato che ancora non è sufficientemente maturo. L’ittero neonatale può essere determinato anche da alcuni fattori predisponenti caratteristici come: la stessa familiarità con l’ittero fisiologico, la prematurità, il diabete materno, il sesso maschile, il calo ponderale, l’aumento dei globuli rossi nel sangue, la sindrome di Down, l’uso di alcuni farmaci che favoriscono l’induzione del parto. Maggiori notizie sul tema si trovano su Bilirubina alta: definizione e diagnosi. Continue reading

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Bilirubina valori: esami del sangue

Bilirubina valori anomali delle due frazioni

Valutando le analisi del sangue alla voce bilirubina i valori emersi devono essere compresi nei livelli considerati come riferimento per essere considerati normali. Entrambe le frazioni di questo pigmento biliare, che rappresenta un prodotto di scarto sintetizzato a livello epatico dalla distruzione dell’emoglobina, svolgono un ruolo importante per l’organismo. La bilirubina diretta, formata dal fegato, penetrata nella cellula epatica dove si lega all’acido glicuronico preattivato per diventare solubile ed essere poi espulsa come materiale scarto dal rene, questa forma di bilirubina in condizioni normali e quindi di salute del rene non si riversa nel sangue ma nella bile. Invece la bilirubina indiretta è quella frazione che non è ancora stata trattata dal fegato quindi non si è coniugata con l’acido glicuronico, resta quindi nella forma insolubile questo fa si che non venga eliminata attraverso l’urina. Per approfondimenti sul tema si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina alta: definizione e diagnosi.

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