Category Archives: Bilirubina indiretta

Bilirubina indiretta: come si forma e dove si trasforma, quando è alta o bassa, e quando indica una condizione patologica.

Sindrome di Crigler-Najjar, rara malattia ereditaria

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La Sindrome di Crigler-Najjar, patologia infantile

Sindrome-di-Crigler-Najjar,-rara-malattia-ereditaria

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La Sindrome di Crigler-Najjar è una rara malattia di tipo ereditario autosomico. Essa rientra nelle patologie rare in quanto colpisce un neonato su un milione. La Sindrome di Crigler-Najjar si caratterizza per un difetto nel metabolismo della bilirubina, con conseguente iperbilirubinemia ed ittero neonatale. La patologia si manifesta già subito dopo il parto e il deficit che la riguarda può essere di tipo assoluto (Sindrome di Crigler-Najjar di tipo I) o parziale (Sindrome di Crigler-Najjar di tipo II) relativo all’enzima uridindifosfoglicuroniltransferasi (sigla UGT1A1), elemento essenziale per la coniugazione della bilirubina che si svolge nelle cellule del fegato. Praticamente l’enzima UGT1A1 permette il legame tra la bilirubina, proveniente dal circolo sanguigno con l’albumina e con l’acido glicuronico, legami che ne permettono l’espulsione assieme alla bile. Nella Sindrome di Crigler-Najjar vi è un deficit di questo enzima ed un conseguente accumulo di bilirubina. Continue reading

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Metabolismo della bilirubina: caratteristiche e funzionamento

Come avviene il metabolismo della bilirubina

Metabolismo-della-bilirubina-caratteristiche-e-funzionamento

Metabolismo-della-bilirubina-caratteristiche-e-funzionamento

Il metabolismo della bilirubina è necessario essendo la stessa un prodotto di rifiuto, derivante da un altro processo metabolico: il catabolismo dell’emoglobina (ossia la proteina presente nei globuli rossi atta al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti dell’organismo). In una giornata tipo, il metabolismo della bilirubina è molto attivo. Un soggetto normale ne arriva a produrre circa 200-250 mg; essendo il metabolismo della bilirubina fautore di un prodotto di scarto, è necessario allontanare tale produzione dall’organismo. Come suddetto il metabolismo della bilirubina avviene successivamente al catabolismo dell’emoglobina, che a sua volta origina dalla distruzione dei globuli rossi vecchi o danneggiati. Il metabolismo della bilirubina quindi dà vita alla cosiddetta bilirubina libera, non coniugata o indiretta. Essendo fortemente liposolubile, dopo il metabolismo della bilirubina, essa viene trasportata dall’albumina, con un legame definito debole e viene filtrata dai reni, non comparendo quindi nelle urine. Continue reading

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Aumento bilirubina indiretta flora batterica

Aumento bilirubina indiretta flora batterica

L’aumento dei livelli della bilirubina indiretta può essere causato da un eventuale problema dovuto a delle alterazioni che possono interessare la flora batterica del colon. Il ciclo di questo pigmento biliare prevede nel fegato la coniugazione con due molecole di acido glucuronico in questo modo si attua la trasformazione in bilirubina diglucuronide.  La frazione coniugata viene secreta nella bile, arrivando poi nell’intestino, una volta che giunge nella zona dell’ileo e nel colon dove viene aggredita dagli enzimi della flora batterica intestinale: l’aggressione da parte della beta-glucuronidasi batterica favorisce la sua scissione in acido glicuronico e bilirubina che viene trasformata in urobilinogeno, mesobilinogeno e stercobilinogeno, che possono successivamente essere ossidati dai batteri. In presenza di alterazioni della flora intestinale il questo pigmento biliare non viene tramutato in modo adeguato nei bilinogeni ma subisce un processo di ossidazione trasformandosi in biliverdina, a cui si deve un’anomala colorazione verdastra delle feci. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Cattiva alimentazione disturbi al fegato come si palesano.

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Bilirubina indiretta alta nella sindrome di Gilbert

Bilirubina indiretta alta nella sindrome di Gilbert quando si verifica

La condizione di bilirubina indiretta alta nella sindrome di Gilbert è un sintomo persistente che si riscontra nei pazienti affetti da questa patologia benigna del fegato in quanto si viene ad accumulare nel sangue questa sostanza di scarto prodotta dalla degradazione dei globuli rossi determinando l’iperbilirubinemia non coniugata. La sindrome di Gilbert, che tende a colpire con maggiore frequenza gli uomini, si accompagna ad un cattivo funzionamento del fegato in quanto l’organo non è in grado di smaltire in maniera corretta la bilirubina per questa ragione i soggetti colpiti da questa malattia ereditaria evidenziano frequenti episodi di iperbilirubinemia, ma di lieve entità. Di solito l’aumento della frazione non coniugata in questi soggetti si viene ad evidenziare in particolari condizioni, in particolare in relazione ad episodi di forte stress fisico oppure emotivo, come conseguenza diretta della disidratazione del corpo, oppure se si prolunga per troppo tempo il digiuno prolungato. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina totale alta: le condizione che la favoriscono. Continue reading

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Bilirubina indiretta bassa quadro sintomatologico

Bilirubina indiretta bassa: i valori anomali

La bilirubina indiretta bassa, che si riscontra attraverso un semplice esame del sangue, si evidenzia con i valori riportati alla voce bilirubinemia, in tal caso il livello della bilirubina risulta essere inferiori ai valori considerati convenzionalmente normali: i valori anomali rispetto al range di riferimento normale si attestano in un range compreso tra 0.3 e 0.8 mg / dl. Una riduzione della bilirubina totale, da poter ascrivere alla frazione diretta oppure a quella indiretta, indica in genere una condizione patologica dovuta a: disturbi a livello epatico; un aumento delle gamma GT; disfunzioni renali oppure epatiche. Quando si verifica un calo della bilirubina indiretta, che influenza a sua volta anche i valori della bilirubina totale che si presentano in calo, di solito l’eziologia a cui si risale non evidenzia una condizione patologica grave, in quanto nella maggior parte dei casi si tratta di una situazione transitoria dovuta ad alterazioni fisiologiche o disfunzioni di tipo epatico lieve. Per maggiori notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina indiretta bassa cosa evidenzia. Continue reading

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Bilirubina indiretta alta: le possibile terapie farmacologiche

Bilirubina indiretta alta da cosa dipende

In presenza di una condizione di iperbilirubinemia è necessario proseguire con le indagini diagnostiche per rilevare se i valori della bilirubinemia siano da imputare alla frazione diretta oppure alla bilirubina indiretta alta. La bilirubina indiretta o libera per poter essere misurata deve essere sottoposta a degli specifici trattamenti, ed infatti attraverso le analisi di laboratorio che consistono in una reazione in cui viene impiegato l’alcool, in quanto questa frazione del pigmento biliare non è in grado di reagire direttamente con i reagenti. In genere si riscontrano dei valori alti di questa quota di bilirubina come conseguenza diretta della presenza nel soggetto di una forma di ittero emolitico, che fa innalzare la bilirubina presente nel circolo sanguigno. Tale condizione di iperbilirubinemia da ascrivere alla frazione della bilirubina indiretta è un sintomo che si riscontrano quando il paziente viene colpito da alcune patologie a livello epatico. I livelli di bilirubina indiretta si innalzano in presenza di patologie quali: anemia emolitica, anemia perniciosa, emorragie gastrointestinali, ipertiroidismo, malattia di Gilbert; in alcuni casi l’iperbilirubinemia può essere provocata da emorragie profonde oppure da ematomi; in alcuni pazienti l’anomalia può dipendere dall’assunzione di alcuni farmaci come ad esempio gli steroidi o la rifampicina. Per approfondimenti si rimanda Analisi sangue bilirubina: le condizioni che alterano i valori. Continue reading

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Bilirubina indiretta bassa cosa evidenzia

Bilirubina indiretta bassa: una condizione non preoccupante

La correlazione di differenti esami di laboratorio fornisce un complesso di dati sulla cui base si ha la possibilità di evidenziare la presenza di eventuali danni di tipo epatobiliari, ma allo stesso tempo si favorisce anche la diagnosi clinica di presunte patologie che alterano la funzionalità del fegato. Quando il medico sospetta una malattia epatica prescrive al paziente una serie di esami tra cui la misurazione bilirubina totale e frazionata, se risulta la bilirubina indiretta bassa allora il suo livello si attesta al di sotto dei valori considerati convenzionalmente normali: infatti in condizioni di normalità il tasso di bilirubina libera è compreso nel range 0.3-0.8 mg / dl. Generalmente se il valore della bilirubina indiretta è basso, determinando un abbassamento anche dei valori della bilirubina totale, non c’è alla base un’anomalia particolarmente rilevabile, si potrebbe trattare di un passeggero disturbo di tipo epatico di lieve entità, che solitamente non causa evidenti sentori nel soggetto eccetto qualche sintomo impreciso come ad esempio una fase digestiva rallentata e laboriosa, una sensazione di spossatezza, stanchezza. Maggiori notizie su Bilirubina indiretta: come verificare il funzionamento delle vie epatiche.

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Bilirubina indiretta alta: perché si accumula nel sangue

Bilirubina indiretta

Bilirubina indiretta alta: cosa si cela dietro

Quando si evidenzia la bilirubina indiretta alta, detta anche bilirubina insolubile o pre-epatica, vuol dire che nell’organismo viene distrutta troppa emoglobina, ma in alcuni casi questa anomalia può essere causata da un malfunzionamento che non permette che avvenga una corretta eliminazione di questa sostanza: la bilirubina si accumula così nel sangue e la sua misurazione risulta più alta rispetto ai valori ritenuti normali. Se il livello di bilirubina indiretta risulta alto ciò indica che tale concentrazione è da correlare a varie patologie a livello del fegato. Si ipotizza inoltre che i casi di iperbilirubinemia indiretta siano dovuti ad una deficienza congenita che riguarda l’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Se la concentrazione di bilirubina indiretta aumenta è necessario indagare le cause che determinano questo valore per poter diagnosticare la patologia di cui è un sintomo diretto l’iperbilirubinemia e così adottare la terapia adeguata, di solito vengono prescritti dal medico dei trattamenti farmacologici come ad esempio rifampicina e probenecid. Tenendo conto delle diverse patologie da ascrivere ad un valore elevato di bilirubina indiretta sarà avviata la cura più adeguata per abbassare l’iperbilirubinemia, da associare anche ad alcuni accorgimenti di tipo dietetico. Ulteriori notizie si trovano su Bilirubina alta: definizione e diagnosi.

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Bilirubina indiretta: come verificare il funzionamento delle vie epatiche

Bilirubina indiretta: tenere sotto controllo il tasso

Al termine del loro ciclo vitale, che dura circa 120 giorni, i globuli rossi vengono degradati dal sangue e nella milza: l’emoglobina deputata a trasportare l’ossigeno ai vari tessuti del corpo si ritrova nel sangue in forma libera legata alle albumine plasmatiche, delle proteina prodotte dalle cellule epatiche, per poi passare nel fegato sotto forma di bilirubina indiretta. La bilirubina viene espulsa attraverso l’intestino, ma prima che avvenga questo processo il fegato deve prima coniugarla all’acido glucuronico diventando così liposolubile non coniugata in bilirubina idrosolubile coniugata. Grazie ad una semplice analisi su un campione di sangue è possibile tenere sotto controllo il tasso di bilirubina in base al quale si ottengono delle importanti informazioni sul funzionamento delle vie epatiche ma allo stesso tempo si può anche valutare se si verifica un’eccessiva distruzione dei globuli rossi. Ma è importante prendere in considerazione sia i valori della bilirubina diretta che di quella indiretta per identificare dove si irradia la disfunzione che ne altera i valori. Altre notizie su Bilirubina molto alta: come intervenire. Continue reading

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