Category Archives: Bilirubina alta

Bilirubina alta: quali possono essere la cause che ne provocano l’innalzamento, e quali i sintomi per riconoscere le cause.

Encefalopatia bilirubinica come si evidenzia

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Encefalopatia bilirubinica come si evidenzia

I neonati possono venir colpiti da una condizione patologica come l’encefalopatia bilirubinica, nota anche come kernittero (kernitterus o kernicterus), si tratta nello specifico di una forma di ittero neonatale di natura patologica che si caratterizza per un accumulo di bilirubina nel tessuto cerebrale, a causa dell’infiltrazione di bilirubina in alcune aree del cervello, interessando soprattutto i nuclei della base e dell’ippocampo. La penetrazione della bilirubina si verifica attraverso la barriera emato-encefalica, una zona che nei bambini più grandi risulta essere più permeabile, invece nel corso della vita intrauterina l’elevata bilirubina secreta passa alla madre attraverso la placenta per essere in seguito eliminata dal fegato della madre. I neonati interessati da questa condizione patologica manifestano una sintomatologia caratterizzata da: itterizia, epatosplenomegalia, danni cerebrali (paralisi cerebrale coreoatetosica, ritardo mentale), letargia, paresi dello sguardo, spasmi. Per altre notizie si rimanda alla lettura di https://www.bilirubina.info/ittero-da-latte-materno/. Continue reading

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Valori alti di bilirubina lesioni epatocellulari

Valori alti di bilirubina lesioni epatocellulari

Si possono registrare valori alti di bilirubina a livello ematico e nei tessuti in caso di insufficiente elaborazione epatica causata da lesioni epatocellulari come conseguenza quindi la bilirubina in parte non penetra nella cellula epatica, mentre la frazione che penetra viene scarsamente metabolizzata senza però essere indirizzata verso la bile mentre invece rientra nel torrente circolatorio. Le lesioni focali epatiche di natura benigna più frequentemente diagnosticate sono rappresentate da neoformazioni che possono svilupparsi da diverse linee cellulari e generalmente non provocano manifestazioni sintomatiche nel paziente per cui si l’identificazione di queste neoformazioni avviene in maniera del tutto occasionale durante l’esecuzioni di indagini diagnostiche eseguite per indagare altre condizioni patologiche. quando invece i pazienti lamentano disturbi, si tratta spesso di sintomi correlati all’effetto massa oppure ad eventuali complicanze di tipo vascolare. Tra le lesioni focali del fegato più comuni bisogna segnalare gli emangiomi epatici ossia delle formazioni tumorali benigne che di solito non causano sintomi durante o dopo la loro formazione, alcuni disturbi si possono palesare nel caso in cui queste formazioni di tipo tumorale raggiungono delle grandi dimensioni oppure quando crescono in una zona anatomica particolarmente sensibile, le manifestazioni sintomatiche possono sorgere anche quando si formano delle lesioni multiple. Continue reading

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Iperbilirubinemia trattata con plasmaferesi

Iperbilirubinemia trattata con plasmaferesi

La CPFA (Coupled PlasmaFiltration Adsorption) è una tecnica di depurazione ematica extracorporea sperimentata in caso di iperbilirubinemia che quindi può venir trattata con plasmaferesi. Nello specifico la tecnica di CPFA, già impiegato come trattamento di depurazione in caso di sepsi, combina la plasmaseparazione, con un trattamento aferetico di adsorbimento, ed il processo di emofiltrazione in post-diluizione. Nel trattamento di una severa condizione di iperbilirubinemia, indipendentemente dalla sua eziologia, si può ricorrere a questa tecnica in quanto si tratta di una procedura che garantisce non solo una significativa riduzione dei livelli di bilirubina ma anche un buon grado di sicurezza, questa opzione terapeutica viene utilizzata in maniera efficace e sicuro in pazienti con valori di bilirubinemia elevati anche per trattamenti di breve durata. La tecnica  trova applicazione principalmente in caso di insufficienza epatica e di sepsi, gli studi condotti per testare la validità di questo trattamento hanno evidenziato come la plasmaferesi alla base del CPFA costituisca un’opzione terapeutica nei pazienti colpiti da cirrosi, attualmente comunque sono in corso diversi studi che hanno l’obiettivo di testare l’utilità della CPFA in pazienti cirrotici e nei pazienti in attesa di trapianto epatico. Attualmente i trattamenti plasmaferetici stanno diventando sempre più selettivi con lo scopo di rimuovere esclusivamente le molecole che determinano condizioni patologiche oppure anomalie. Continue reading

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Sindrome di Rotor come si manifesta

Sindrome di Rotor come si manifesta

Tra le condizioni che possono determinare l’aumento della bilirubina ci sono alcune patologie di carattere ereditario come la sindrome di Rotor che è una rara malattia che causa delle anomalie nel metabolismo della bilirubina. Questa malattia epatica ereditaria caratterizzata da iperbilirubinemia cronica prevalentemente coniugata e non emolitica viene trasmessa come carattere autosomico recessivo, e tra le manifestazioni più tipiche della patologia bisogna segnalare l’ittero ricorrente lieve o moderato, senza prurito, il soggetto può talvolta lamentare coliche addominali e febbre di lieve entità. Attualmente non è nota la base genetica della malattia per cui il quadro clinico e biochimico non sono specifici, in tal caso risulta difficile identificare la condizione patologica per cui la diagnosi viene posta per esclusione a partire però da delle anomalie caratteristiche quali: alti livelli della bilirubina totale a livello ematico, concentrazioni relative e assolute delle coproporfirine urinarie 1 elevate. Continue reading

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Intossicazione al fegato, i sintomi principali

Intossicazione del fegato e conseguenze

Intossicazione-al-fegato-i-sintomi-principali

Intossicazione-al-fegato-i-sintomi-principali

Uno degli organi più importanti e vitali dell’essere umano è
il fegato. Una sua intossicazione potrebbe essere fatale nella
maggior parte dei casi. Pelle sensibile, bruciore,
astenia…tutti campanelli d’allarme da non sottovalutare
proprio in relazione alla salute epatica del corpo. Il fegato è
tra gli organi più grandi dell’organismo è ricopre funzioni
fondamentali per la vita quali la produzione di proteine, la
metabolizzazione del glucosio, del ferro e del colesterolo, la
disintossicazione dell’organismo dalle tossine e da altre
sostanze pericolose. Esistono fortunatamente sintomi
inconfondibili d’intossicazione epatica, i quali colti e corretti
in tempo possono salvaguardare la vita del soggetto
interessato. Continue reading

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Trattamento innovativo per i cardiopatici

Trattamento nuovo per curare i cardiopatici

Trattamento-innovativo-per-i-cardiopatici

Trattamento-innovativo-per-i-cardiopatici

Un nuovo trattamento per curare chi soffre di cardiopatie e
conseguenti attacchi di cuore chiama in causa i livelli
sanguigni di bilirubina. Quantità leggermente elevate di tale
pigmento offrono una naturale protezione contro gli attacchi
di cuore e tutte le problematiche correlate alla cardiopatia. Il
nuovo trattamento basato sulle concentrazioni di bilirubina
nel sangue è stato sperimentato presso la Griffith University
di Menzies Health Institute Queensland, dimostrando di
scongiurare numerose tipologie di malattie cardiovascolari.
La bilirubina in questione è una sostanza di scarto
(derivante dal catabolismo dell’emoglobina), un pigmento di
color giallo-arancio prodotto dalla milza che si accumula
nella bile, viene metabolizzata a livello epatico per poi
essere espulsa tramite la minzione. Continue reading

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Cirrosi epatica e livelli alterati di bilirubina

Cirrosi epatica e bilirubina alta

Cirrosi-epatica-e-livelli-alterati-di-bilirubina

Cirrosi-epatica-e-livelli-alterati-di-bilirubina

La cirrosi epatica é la patologia che ricalca lo stadio
terminale e più grave della compromissione generale di tutto
il fegato, che va a morire sia anatomicamente che
funzionalmente. La cirrosi epatica è una malattia gravissima,
fra le più mortali del mondo in quanto priva l’organismo di
uno dei suoi organi essenziali e appunto vitali. Uno dei
campanelli d’allarme che, in date condizioni e stili di vita,
possono far sospettare di essere in presenza di cirrosi
epatica, riguarda eventuali alterazioni in eccesso dei valori
di bilirubina nel sangue. Essa è un pigmento di colore
giallo-rossastro, contenuto nella bile e derivante dal
catabolismo dell’emoglobina. Di solito in situazioni di abuso
alcolico o di epatiti croniche la bilirubina tende ad
aumentare eccessivamente, evidenziando un probabile
problema di cirrosi epatica. Purtroppo questa malattia non
manifesta sintomi, fin quando la compromissione del fegato
arriva al massimo sopportabile dal corpo umano. Continue reading

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Leptospirosi nell’essere umano, sintomi e trattamento

Leptospirosi nell’uomo, caratteristiche principali

Leptospirosi-nell'essere-umano-sintomi-e-trattamento

Leptospirosi-nell’essere-umano-sintomi-e-trattamento

La leptospirosi è una malattia famosa per il suo
collegamento diretto con i topi; proprio da essi infatti essa è
diffusa. La leptospirosi è un’infezione, dalle manifestazioni
anche molto violente, curabile obbligatoriamente tramite
terapia antibiotica. I topi diffondono la leptospirosi in
quanto ospitano le leptospire nel proprio organismo, nello
specifico a renale, eliminandole in abbondanza mediante le
urine infettando così terreni ed acque già torbide. Come i
topi anche animali domestici come cani e gatti possono
diffonderla pur non manifestandone alcun sintomo. Esistono
vari tipi di leptospira, ma l’infezione da animale ad uomo
avviene più o meno sempre nel medesimo modo: il batterio
viene trasmesso dall’urina dell’animale che può infettare
eventuali lesioni presenti su cute, bocca e naso.
Fortunatamente per tutti oggigiorno la leptospirosi può
essere accuratamente debellata con l’uso di disinfettanti
chimici, con il calore e con l’essicamento, suoi acerrimi
nemici proliferando essa soprattutto nei climi più umidi. Continue reading

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Infarto, previsione tramite i livelli di bilirubina

Infarto prevederlo con i livelli di bilirubina

Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

La scoperta è sensazionale: è possibile prevedere l’infarto
tenendo sotto controllo i livelli sierici di bilirubina. Ecco
delinearsi dunque all’orizzonte un nuovo probabile marker
efficace per effettuare previsioni alquanto precise sul rischio
o meno di un infarto. Questa notizia importante è stata
provata tramite uno studio che ha preso in esame quasi
duecento soggetti già vittime di infarto e oltre
centocinquanta soggetti senza alcuna problematica cardiaca.
Il livello di bilirubina in chi ha avuto l’infarto si è rivelato
molto più basso rispetto ai soggetti sani: i primi
presentavano una bilirubina a 9 mcmol/l, mentre i secondi a
12 mcmol/l. Per infarto si intende la necrosi tissutale data da
ischemia, ovvero da gravi carenze di flusso ematico.
Generalmente l’infarto comporta dolore acuto ed improvviso
e si sviluppa per un’insufficiente irrorazione sanguigna al
cuore, data da per un’occlusione improvvisa delle arterie che
portano il sangue a tale organo. La causa più frequente
d’infarto è l’aterosclerosi, patologia a cui consegue la
parziale o totale chiusura delle arterie portando alla
formazione di emboli a volte anche mortali. Continue reading

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Colica biliare sintomi e terapia

Colica biliare definizione e cure

Colica-biliare-sintomi-e-terapia

Colica-biliare-sintomi-e-terapia

La colica biliare è una patologia addominale provocata
dall’accumulo di calcoli biliari, generalmente dovuto a livelli
eccessivi di colesterolo, sali biliari o bilirubina. I calcoli
biliari hanno sembianze di sassolini che possono creare
infiammazione con dolori atroci, paragonabili e forse
superiori a quelli del parto. Nei casi più gravi viene
consigliato l’intervento chirurgico che attualmente viene
praticato con tecniche quasi per nulla invasive, che
richiedono massimo tre giorni di ricovero. La colica
biliarecomporta forte dolore nella parte superiore
dell’addome che può protrarsi anche per molte ore, spesso
accompagnato da nausea e vomito, segno inconfondibile che
calcoli biliari stanno generando infiammazione. Per
debellare o prevenire la colica biliare è necessario curare
scrupolosamente la dieta alimentare che deve essere
equilibrata e preferire cibi leggeri, soprattutto priva di grassi
e di alimenti che possano affaticare l’organismo a livello
gastrico ed epatico. Continue reading

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