Carciofi toccasana per il fegato
I carciofi sono un alimento molto apprezzato fin
dall’antichità, già consumato ad esempio da Egizi, Greci e
Romani. L’aspetto dei carciofi non è dei più belli: spinosi e
rotondetti, all’apparenza non sono certo invitanti. Eppure il
bruttino vegetale che troviamo nei mercati è un bocciolo
quasi pronto a tramutarsi in fiore! Il ricettacolo esterno, le
brattee (le foglie) e parte del gambo, sono le parti in genere
consumate dei carciofi, che riservano all’organismo
importanti sostanze per il suo benessere. Nello specifico i
carciofi detengono cinarina, nutriente che agisce
positivamente sulle produzioni biliari, sui livelli di
bilirubina e sul distretto epatico in generale. Non a caso
riesce ad indurre una diminuzione dei valori che indicano
una scarsa funzionalità epatica se troppo alti (bilirubina e
transaminasi nel sangue). Studi di notevole livello scientifico
hanno anche provato come i carciofi sono in grado di
diminuire i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue,
due tipologie di grassi che, necessariamente vanno tenuti
bene sotto controllo per evitare d’incappare in disturbi
cardiovascolari anche gravi. Continue reading