• Calcolosi biliare: definizione, cause e sintomi

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    Calcolosi biliare caratteristiche principali

    Calcolosi-biliare-definizione,-cause-e-sintomi

    Calcolosi-biliare-definizione,-cause-e-sintomi

    La calcolosi biliare è una patologia che si sviluppa a causa della formazione di calcoli nella colecisti (più comunemente conosciuta come cistifellea) o nei dotti biliari. Nello specifico la calcolosi biliare emerge in relazione alle caratteristiche dei calcoli: formazioni assai dure, somiglianti a dei sassi di grandezza variabile e differenti in base alla loro composizione chimica. Generalmente i calcoli che danno calcolosi biliare sono formati solamente da colesterolo, ma esistono anche calcoli che si generano da sali di calcio e bilirubina oppure anche da sali biliari, proteine, acidi grassi e fosfolipidi. La calcolosi biliare è più probabilmente apprezzabile in soggetti riportanti alcuni
    fattori predisponenti quali malattie metaboliche, ereditarietà, dieta ipercalorica, obesità e gravidanza. Un esempio può essere l’aumento dei livelli di bilirubina in persone già sofferenti di cirrosi epatica, d’infezioni croniche
    delle vie biliari o di parassitosi, tutti elementi che facilitano la formazione di calcoli con conseguente calcolosi biliare. Continue reading

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  • Fegato, funzioni, depurazione e rimedi naturali

    Fegato e funzioni principali

    Fegato,-depurazione-e-rimedi-naturali

    Fegato,-depurazione-e-rimedi-naturali

    Il fegato è probabilmente l’organo più complesso nell’essere umano, non a caso svolge numerose funzioni vitali e gran parte dei valori sanguigni (come la bilirubina) dipendono da esso e dal suo stato di salute. Oltre ad essere l’organo più complesso, il fegato è anche la ghiandola più grande dell’organismo umano atta a secernere sostanze fondamentali per la vita quali ad esempio la bile, prodotto color verde-giallo addetta allo scioglimento dei grassi al fine di renderli assimilabili a livello intestinale; il fegato inoltre agisce distruggendo eventuali sostanze tossiche immesse in circolo; nel feto, fino al terzo mese di vita, il fegato fa le veci del midollo osseo (ancora non formato) producendo globuli rossi; rappresenta una riserva importante di zuccheri; è protagonista durante il metabolismo dei lipidi, delle proteine e degli ormoni; è deposito di sostanze utili come la vitamina B12, il rame ed il ferro. Continue reading

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  • Sindrome di Crigler-Najjar, rara malattia ereditaria

    La Sindrome di Crigler-Najjar, patologia infantile

    Sindrome-di-Crigler-Najjar,-rara-malattia-ereditaria

    Sindrome-di-Crigler-Najjar,-rara-malattia-ereditaria

    La Sindrome di Crigler-Najjar è una rara malattia di tipo ereditario autosomico. Essa rientra nelle patologie rare in quanto colpisce un neonato su un milione. La Sindrome di Crigler-Najjar si caratterizza per un difetto nel metabolismo della bilirubina, con conseguente iperbilirubinemia ed ittero neonatale. La patologia si manifesta già subito dopo il parto e il deficit che la riguarda può essere di tipo assoluto (Sindrome di Crigler-Najjar di tipo I) o parziale (Sindrome di Crigler-Najjar di tipo II) relativo all’enzima uridindifosfoglicuroniltransferasi (sigla UGT1A1), elemento essenziale per la coniugazione della bilirubina che si svolge nelle cellule del fegato. Praticamente l’enzima UGT1A1 permette il legame tra la bilirubina, proveniente dal circolo sanguigno con l’albumina e con l’acido glicuronico, legami che ne permettono l’espulsione assieme alla bile. Nella Sindrome di Crigler-Najjar vi è un deficit di questo enzima ed un conseguente accumulo di bilirubina. Continue reading

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  • Ittero nei gatti, cause e sintomi principali che lo comportano

    Come riconoscere l’ittero nei gatti

    Ittero-nei-gatti,-cause-e-sintomi-principali-che-lo-comportano

    Ittero-nei-gatti,-cause-e-sintomi-principali-che-lo-comportano

    Anche gli animali domestici, in particolare i gatti, possono soffrire di ittero. Un disturbo l’ittero non facile da riconoscere negli uomini e ancora di più nei gatti, anche perchè esso non è una malattia vera e propria, ma semplicemente un segno clinico di qualche patologia specifica, che ovviamente deve essere individuata con precisione ed attenzione. Si parla di ittero indicando una colorazione gialla che colpisce siero e tessuti, dovuta ad una quantità eccessiva di bilirubina in circolo. Generalmente il fegato riesce ad espellere la bilirubina in eccesso nel sangue, ma se compare una situazione di ittero significa che si è in presenza di una costante produzione di bilirubina
    (iperbilirubinemia) o di una grave alterazione nel meccanismo di escrezione della bile (iperbilirubinemia e colestasi). La bilirubina rappresenta il prodotto derivante dalla degradazione dei globuli rossi e viene trasportata legata
    all’albumina fin nell’ambiente epatico. Per quanto riguarda l’ittero nel gatto, esso viene suddiviso in base alle cause che lo comportano: quelle pre epatiche con anemia, aumento delle proteine, alterazione delle transaminasi, fegato e
    milza aumentati di volume; quelle epatiche e post epatiche con anemia lieve o assente, diminuzione delle proteine, aumento notevole delle transaminasi, fegato ridotto. Continue reading

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  • Metabolismo della bilirubina: caratteristiche e funzionamento

    Come avviene il metabolismo della bilirubina

    Metabolismo-della-bilirubina-caratteristiche-e-funzionamento

    Metabolismo-della-bilirubina-caratteristiche-e-funzionamento

    Il metabolismo della bilirubina è necessario essendo la stessa un prodotto di rifiuto, derivante da un altro processo metabolico: il catabolismo dell’emoglobina (ossia la proteina presente nei globuli rossi atta al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti dell’organismo). In una giornata tipo, il metabolismo della bilirubina è molto attivo. Un soggetto normale ne arriva a produrre circa 200-250 mg; essendo il metabolismo della bilirubina fautore di un prodotto di scarto, è necessario allontanare tale produzione dall’organismo. Come suddetto il metabolismo della bilirubina avviene successivamente al catabolismo dell’emoglobina, che a sua volta origina dalla distruzione dei globuli rossi vecchi o danneggiati. Il metabolismo della bilirubina quindi dà vita alla cosiddetta bilirubina libera, non coniugata o indiretta. Essendo fortemente liposolubile, dopo il metabolismo della bilirubina, essa viene trasportata dall’albumina, con un legame definito debole e viene filtrata dai reni, non comparendo quindi nelle urine. Continue reading

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  • Sindrome di Crigler-Najjar e livelli di bilirubina

    Caratteristiche della sindrome di Crigler-Najjar

    Sindrome-di-Crigler-Najjar-ed-ittero

    Sindrome-di-Crigler-Najjar-e-livelli-di-bilirubina

    La sindrome di Crigler-Najjar è una malattia rara, di tipo ereditario, precisamente a trasmissione autosomica recessiva. Tale sindrome è caratterizzata dal fatto comporta il cosiddetto ittero o pelle gialla. Nella
    sindrome di Crigler-Najjar l’ittero si manifesta a causa di un eccessivo accumularsi di bilirubina, il pigmento prodotto in quantità normali in un organismo sano. L’eccessiva quantità di bilirubina che viene prodotta a causa della sindrome di Crigler-Najjar dipende dalla mancanza di una proteina epatica, l’enzima chiamato Uridindifosfo-glicuroniltransferasi, il quale in situazioni standard sintetizza la bilirubina rendendola eliminabile con la bile attraverso l’intestino. La sindrome di Crigler-Najjar si manifesta in due varianti: una vede il deficit totale di suddetto enzima (sindrome di Crigler- Najjari di tipo 1) con livelli altissimi di bilirubina; l’altra variante comporta un
    deficit parziale (sindrome di Crigler-Najjar di tipo 2) con bilirubina inferiore a 20 mg/dl. Perciò chi soffre di questa patologia presenta essenzialmente squilibri di bilirubina ma nessun altro problema fisico. Comunque però essi oltre a dare disturbi minori, possono divenire tossici per il Sistema Nervoso Centrale, in quanto dannosi per la salute dei neuroni (le cellule del cervello). Continue reading

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  • Misurazione più facile dei livelli di bilirubina infantile

    Misurazione della bilirubina nei neonati

    Misurazione-più-facile-dei-livelli-di-bilirubina-infantile

    Misurazione-più-facile-dei-livelli-di-bilirubina-infantile

    Il primo grande passo avanti in fatto di misurazione della bilirubina nei neonati è stato fatto in quel di Belluno, presso il Circolo ospedaliero del San Martino, dove è stato improntato un apparecchio innovativo tramite cui la misurazione appunto della bilirubina nei neonati sarà un processo molto più accessibile e per nulla invasivo. L’apparecchio in questione atto alla misurazione dei livelli di bilirubina nel sangue dei neonati prende il nome di centrifuga per microematocrito. Essa ha anche un cospicuo valore, che ammonta a quasi duemila euro, ma fortunatamente a Belluno è stata offerta per amorevole donazione dal Circolo sopra citato alla Usl 1 della città. Il processo di misurazione della bilirubina è fondamentale alla nascita considerando che essa, in quanto pigmento di colore giallo-rossastro, contenuto nella bile e prodotto dal catabolismo dell’emoglobina, ha un ruolo importante nella fisiologia organica e sue concentrazioni diverse dalla norma possono portare a conseguenze anche pericolose. Continue reading

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  • Protezione dai tumori e influenza dei livelli di bilirubina

    Tumori e ruolo della bilirubina

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    Protezione-dai-tumori-e-influenza-dei-livelli-di-bilirubina

    Recentemente si è presa in esame la possibile protezione dai tumori legata ai livelli di bilirubina nel sangue. A studiare tale possibile rapporto è stato un team di ricercatori australiani ed austriaci, prendendo in esame soggetti con elevati livelli di bilirubina nel sangue. Dall’analisi in questione è emerso un dato incredibile: maggiore era la concentrazione di bilirubina nel sangue e più alti erano i livelli di sostanze antiossidanti in circolo. Sembrerebbe confermata quindi una protezione dai tumori maggiore all’aumentare dei livelli di bilirubina. E’ noto che la bilirubina è un pigmento di colore giallo verde presente nella bile, secrezione prodotta dal fegato e protagonista della digestione. Mentre gli antiossidanti sono importanti sostanze in grado di sconfiggere la tossicità dei radicali liberi nei confronti di cellule e tessuti, garantendo quindi una certa protezione dai tumori. Difatti i radicali liberi sono molecole che nascono da un sovraccarico metabolico cellulare dovuto a un deficit nei meccanismi di smaltimento. Essi provocano danni anche gravi alle cellule e ai tessuti, spesso producendo tumori e malattie cardiovascolari. Continue reading

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  • Digiuno da evitare nella Sindrome di Gilbert

    Rischi del digiuno nella Sindrome di Gilbert

    Digiuno-da-evitare-nella-Sindrome-di-Gilbert

    Digiuno-da-evitare-nella-Sindrome-di-Gilbert

    La pratica del digiuno se si soffre della Sindrome di Gilbert è assolutamente da evitare! Tale Sindrome è una patologia decisamente comune nella popolazione, una malattia benigna del fegato che si manifesta con
    iperbilirubinemia (valori piuttosto alti di bilirubina nel sangue), per lo più dai vent’anni in poi. Chi è affetto da questa sindrome (circa il 7-8% della popolazione adulta) non deve mai cadere nella cattiva abitudine del digiuno;
    essa non allevia assolutamente la Sindrome di Gilbert che invece è a carattere ereditario e viene trasmessa con modalità sia autosomico recessiva che dominante. Generalmente l’iperbilirubinemia della Sindrome di Gilbert, per la quale è inutile il digiuno, si sviluppa a causa di una ridotta attività della glucuroniltransferasi (UGT), enzima che collega la bilirubina con l’acido glucuronico, collegamento grazie a cui la bilirubina diviene idrosolubile rendendo possibile l’escrezione biliare. Un altro motivo che comporta Sindrome di Gilbert e vieta il digiuno riguarda la carenza di una specifica proteina epatica, la ligandina. Continue reading

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  • Cancro e alti livelli di bilirubina nel sangue

    La bilirubina alta combatte il cancro

    Cancro-e-alti-livelli-di-bilirubina-nel-sangue

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    L’essere umano può essere protetto dal cancro e da determinate malattie cardiache grazie alla bilirubina presente nel sangue. Il pigmento bilirubina facente parte della bile e principale protagonista della digestione, secondo un recente studio avrebbe il potere di proteggere dal cancro e dalle malattie cardiovascolari grazie all’azione mirata a scapito dei danni ossidativi.La bilirubina, pigmento contenuto nella bile di colore giallo-rossastro, non è quindi semplicemente un sottoprodotto, ma detiene importanti potenzialità nella prevenzione del cancro. La bilirubina, come suddetto, fa parte della bile la quale è prodotta dal fegato ed è costituita in maggioranza da acqua. Tra i vari elementi formanti la bile si trova il pigmento chiamato bilirubina che, possiede proprietà notevoli di azione contro il cancro, fino ad ora sconosciuta i più. Continue reading

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