• Fumatori con bilirubina bassa più soggetti a cancro

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    Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

    Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

    Fumatori e bilirubina bassa nel sangue

    Soprattutto in soggetti con un organismo debilitato come
    quello dei fumatori, i livelli nel sangue di bilirubina si
    presentano come campanello d’allarme di varie
    problematiche: eccessive concentrazioni di bilirubina nel
    sangue possono annunciare la presenza di malattie del
    fegato ad esempio. Attualmente poi un nuovo studio
    americano ha riscontrato che in particolare nei fumatori di
    sesso maschile, bassi livelli di bilirubina comportano un
    rischio maggiore di contrarre un cancro mortale ai polmoni. Continue reading

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  • Feci verdi nell’essere umano, motivi e cura

    Feci verdi, cause e trattamento

    Feci-verdi-nell'essere-umano-motivi-e-cura

    Feci-verdi-nell’essere-umano-motivi-e-cura

    Qualche volta possono palesarsi, cosa molto curiosa, feci
    verdi. Come possono, i prodotti di scarto dell’evacuazione,
    assumere una tonalità verde? Le cause possono essere
    svariate, a partire da infezioni batteriche o virali. Una cosa è
    certa: le feci verdi sono per lo più un segno allarmante che
    annuncia la probabile presenza di un’infezione batterica. La
    presenza di feci verdi ha risvolti, cause e cure diverse a
    seconda del soggetto in cui si manifestano: ad esempio nei
    neonati rappresentano un sintomo assolutamente non
    preoccupante, in quanto tale colore può derivare dalla bile
    che il corpo non è ancora perfettamente in grado di
    metabolizzare in manira adeguata. Col tempo, questione di
    giorni, le feci verdi nel neonato andranno ad assumere un
    colore migliore, sul dorato, in particolar modo se allattato al
    seno. Continue reading

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  • Leptospirosi nell’essere umano, sintomi e trattamento

    Leptospirosi nell’uomo, caratteristiche principali

    Leptospirosi-nell'essere-umano-sintomi-e-trattamento

    Leptospirosi-nell’essere-umano-sintomi-e-trattamento

    La leptospirosi è una malattia famosa per il suo
    collegamento diretto con i topi; proprio da essi infatti essa è
    diffusa. La leptospirosi è un’infezione, dalle manifestazioni
    anche molto violente, curabile obbligatoriamente tramite
    terapia antibiotica. I topi diffondono la leptospirosi in
    quanto ospitano le leptospire nel proprio organismo, nello
    specifico a renale, eliminandole in abbondanza mediante le
    urine infettando così terreni ed acque già torbide. Come i
    topi anche animali domestici come cani e gatti possono
    diffonderla pur non manifestandone alcun sintomo. Esistono
    vari tipi di leptospira, ma l’infezione da animale ad uomo
    avviene più o meno sempre nel medesimo modo: il batterio
    viene trasmesso dall’urina dell’animale che può infettare
    eventuali lesioni presenti su cute, bocca e naso.
    Fortunatamente per tutti oggigiorno la leptospirosi può
    essere accuratamente debellata con l’uso di disinfettanti
    chimici, con il calore e con l’essicamento, suoi acerrimi
    nemici proliferando essa soprattutto nei climi più umidi. Continue reading

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  • Combur test delle urine, definizione ed utilizzo

    Combur test delle urine, caratteristiche principali

    Combur-test-delle-urine-definizione-ed-utilizzo

    Combur-test-delle-urine-definizione-ed-utilizzo

    Il combur test delle urine è un esame sulla urine appunto,
    molto semplice da eseguire, tanto che può essere effettuato
    anche a casa individualmente. Il combur test delle urine è
    anche molto velore da fare ed è utile per ricercare eventuali
    infezioni alle vie urinarie, patologie diabetiche ed altro. Il
    combur test delle urine si effettua raccogliendo l’urina in un
    apposito contenitore sterile ed immergendovi una striscia
    reattiva capace di identificare la presenza di cinque o dieci
    sostanze nelle stesse. Dopo aver atteso qualche minuto si
    confronta il colore con la relativa didascalia cromatica
    presente sulla confezione. Qualasiasi esito sarà subito
    chiaro, anche per i meno esperti e per chi si cimenta per la
    prima volta col combur test delle urine. Questo perchè le
    strisce reattive sono protette con una speciale sigillatura da
    eventuali alterazioni cromatiche date da usura od
    interferenze. Continue reading

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  • Infarto, previsione tramite i livelli di bilirubina

    Infarto prevederlo con i livelli di bilirubina

    Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

    Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

    La scoperta è sensazionale: è possibile prevedere l’infarto
    tenendo sotto controllo i livelli sierici di bilirubina. Ecco
    delinearsi dunque all’orizzonte un nuovo probabile marker
    efficace per effettuare previsioni alquanto precise sul rischio
    o meno di un infarto. Questa notizia importante è stata
    provata tramite uno studio che ha preso in esame quasi
    duecento soggetti già vittime di infarto e oltre
    centocinquanta soggetti senza alcuna problematica cardiaca.
    Il livello di bilirubina in chi ha avuto l’infarto si è rivelato
    molto più basso rispetto ai soggetti sani: i primi
    presentavano una bilirubina a 9 mcmol/l, mentre i secondi a
    12 mcmol/l. Per infarto si intende la necrosi tissutale data da
    ischemia, ovvero da gravi carenze di flusso ematico.
    Generalmente l’infarto comporta dolore acuto ed improvviso
    e si sviluppa per un’insufficiente irrorazione sanguigna al
    cuore, data da per un’occlusione improvvisa delle arterie che
    portano il sangue a tale organo. La causa più frequente
    d’infarto è l’aterosclerosi, patologia a cui consegue la
    parziale o totale chiusura delle arterie portando alla
    formazione di emboli a volte anche mortali. Continue reading

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  • Colica biliare sintomi e terapia

    Colica biliare definizione e cure

    Colica-biliare-sintomi-e-terapia

    Colica-biliare-sintomi-e-terapia

    La colica biliare è una patologia addominale provocata
    dall’accumulo di calcoli biliari, generalmente dovuto a livelli
    eccessivi di colesterolo, sali biliari o bilirubina. I calcoli
    biliari hanno sembianze di sassolini che possono creare
    infiammazione con dolori atroci, paragonabili e forse
    superiori a quelli del parto. Nei casi più gravi viene
    consigliato l’intervento chirurgico che attualmente viene
    praticato con tecniche quasi per nulla invasive, che
    richiedono massimo tre giorni di ricovero. La colica
    biliarecomporta forte dolore nella parte superiore
    dell’addome che può protrarsi anche per molte ore, spesso
    accompagnato da nausea e vomito, segno inconfondibile che
    calcoli biliari stanno generando infiammazione. Per
    debellare o prevenire la colica biliare è necessario curare
    scrupolosamente la dieta alimentare che deve essere
    equilibrata e preferire cibi leggeri, soprattutto priva di grassi
    e di alimenti che possano affaticare l’organismo a livello
    gastrico ed epatico. Continue reading

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  • Cane e bilirubina alta motivi e cure

    Cane con bilirubina lata cause e rimedi

    Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

    Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

    La bilirubina è un valore presente anche nel cane e, come
    nell’uomo, anche nel cane stesso può accumularsi in quantità
    eccessive. La bilirubina, anche nel cane, è un pigmento
    biliare generato dal catabolismo dell’emoblogina, della
    mioglobina e di enzimi. I cosiddetti macrofagi del fegato,
    della milza e del midollo osseo catturano i globuli rossi
    ormai vecchi o aventi caratteristiche anomale trasformando
    così l’emoglobina in bilirubina. La bilirubina viene poi
    trasportata nel plasma fino al fegato grazie alle albumine.
    Una volta arrivata al fegato, la bilirubina libera viene
    coniugata a formare bilirubina diglucuronata. Questa,
    idrosolubile, viene espulsa tramite la bile. Successivamente
    giunge all’intestino, dove i batteri della flora intestinale
    mutano i pigmenti biliari in stercobilina ed urobilinogeno.
    Nel cane l’eccesso di bilirubina può derivare da problemi
    epatici quali disfunzioni del fegato, ostruzioni delle vie
    biliari o una rottura dei dotti biliari. In situazioni normali
    nel cane la bilirubina ha una concentrazione di 7 micromol/l.
    Quando tale valore eccede si presenta l’ittero, colorazione
    giallastra che compare rapidamente sulla sclera, per poi
    espandersi a livello delle mucose. Continue reading

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  • Applicazione per smartphone e diagnosi d’ittero neonatale

    Applicazione per smartphone ed ittero

    Applicazione -per-iPhone -e-diagnosi-d'ittero-neonatale

    Applicazione -per-iPhone -e-diagnosi-d’ittero-neonatale

    Al giorno d’oggi qualsiasi settore della vita, dallo sport al
    lavoro, dalla casa al tempo libero, può essere organizzato
    tramite un’applicazione. Addirittura anche in campo medico
    è nata un’applicazione innovativa mediante cui un comune
    smartphone può trasformarsi in uno strumento medico-
    diagnostico. L’applicazione in questione permette di
    diagnosticare l’ittero nei neonati, semplicemente scattando
    una fotografia. Innanzitutto è bene ricordare che l’ittero
    rappresenta una colorazione giallastra della pelle, delle
    sclere e delle mucose causata dall’eccessivo aumento dei
    livelli di bilirubina nel sangue. L’ittero diviene visibile e
    quindi anche diagnosticabile tramite l’applicazione, quando
    il livello di bilirubina supera i 2,5 mg/dL. Nel neonato
    l’ittero è una condizione fisiologica, causato da un’aumentata
    emocateresi, ossia un catabolismo di emazie, tale da non
    essere sopportato dalla funzionalitàepatica, essendo il fegato
    ancora immaturo. Continue reading

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  • Colangiocarcinoma legame con i livelli di bilirubina

    Colangiocarcinoma punti principali

    Colangiocarcinoma-legame-con-i-livelli-di-bilirubina

    Colangiocarcinoma-legame-con-i-livelli-di-bilirubina

    Il colangiocarcinoma è un tumore maligno che si sviluppa dalla mutazione delle cellule delle vie biliari, ovvero i canalicoli che trasportano la bile prodotta dal fegato fino all’intestino. Il colangiocarcinoma si manifesta con sintomi tipici ed inconfondibili che, se presenti, debbono subito allarmare all’azione: dolore, feci poco colorate ed aventi conformazione a creta, urine di colore scuro, prurito, gonfiore epatico, perdita di peso, febbre, ma in particolare ciò che deve subito richiamare l’attenzione è la comparsa contemporanea assieme ad essi di ittero, ossia di un aumento eccessivo dei livelli di bilirubina nel sangue. Il colangiocarcinoma origina purtroppo senza motivi precisi, anche se si ipotizza che tutto possa derivare dall’infiammazione perenne dei dotti biliari provocato dall’occlusione del flusso della bile. Tra i fattori di rischio preponderanti che potrebbero comportare colangiocarcinoma vi sono malformazioni ed infiammazioni croniche delle vie biliari, nonchè la degenerazione cronica del fegato per infezioni o tossicità.

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    Altre notizie sul colangiocarcinoma

    Il colangiocarcinoma è un tumore raro, molto frequente nel continente asiatico; può essere diagnosticato con una serie ben precisa di esami clinici come la palpazione dell’area interessata e di laboratorio come le analisi del sangue tra cui certamente i valori di bilirubina in primis ma anche della fosfatasi alcalina, della glutamiltrasferasi, e la ricerca dei marcatori tumorali CEA e CA 19.9. Per quanto concerne gli esami diagnostici atti a scongiurare la presenza di colangiocarcinoma, ne esistono di diversi: l’ecografia addominale, la Tac, la risonanza magnetica, la colangiografia retrograda simile ad una gastroscopia, la colangiografia percutanea caratterizzata dall’inserimento di un catetere nelle vie biliari attraverso la parete addominale, la FDG-PET (tomografia a emissione di positroni) ed infine la laparotomia/laparoscopia ovvero l’apertura chirurgica dell’addome per il prelievo di materiale organico utile alla definizione istologica della malattia. Il colangiocarcinoma viene affrontato per lo più chirurgicamente con il tentativo di asportare completamente il tumore. Nei casi più rari si tenta un trapianto di fegato. Per le forme di colangiocarcinoma non operabili, si ricorre a cicli di radioterapia e chemioterapia, con lo scopo di ridurre o controllare lo sviluppo della malattia. Per curare un colangiocarcinoma esistono centri specializzati in grado di garantire se non la guarigione repentina almeno una condizione di vita normale al paziente.

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  • Carciofi alleati del fegato e della digestione

    Carciofi toccasana per il fegato

     

     

    Carciofi-alleati-del-fegato-e-della-digestione

    Carciofi-alleati-del-fegato-e-della-digestione

    I carciofi sono un alimento molto apprezzato fin
    dall’antichità, già consumato ad esempio da Egizi, Greci e
    Romani. L’aspetto dei carciofi non è dei più belli: spinosi e
    rotondetti, all’apparenza non sono certo invitanti. Eppure il
    bruttino vegetale che troviamo nei mercati è un bocciolo
    quasi pronto a tramutarsi in fiore! Il ricettacolo esterno, le
    brattee (le foglie) e parte del gambo, sono le parti in genere
    consumate dei carciofi, che riservano all’organismo
    importanti sostanze per il suo benessere. Nello specifico i
    carciofi detengono cinarina, nutriente che agisce
    positivamente sulle produzioni biliari, sui livelli di
    bilirubina e sul distretto epatico in generale. Non a caso
    riesce ad indurre una diminuzione dei valori che indicano
    una scarsa funzionalità epatica se troppo alti (bilirubina e
    transaminasi nel sangue). Studi di notevole livello scientifico
    hanno anche provato come i carciofi sono in grado di
    diminuire i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue,
    due tipologie di grassi che, necessariamente vanno tenuti
    bene sotto controllo per evitare d’incappare in disturbi
    cardiovascolari anche gravi. Continue reading

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