Bilirubina coniugata: controlli della bilirubinemia
Normalmente il tasso di bilirubina prodotto da un organismo sano nell’arco di un giorno è pari a 200-250 mg, ma questo pigmento in quanto prodotto di scarto ricavato dal metabolismo dell’emoglobina viene regolarmente espulso dall’organismo, nello specifico la bilirubina coniugata viene eliminata attraverso l’apparato gastrointestinale. Solo una piccola quantità di bilirubina non raggiunge l’intestino per essere eliminata come secrezione ma viene immessa nel flusso sanguigno per giungere poi ai reni dove viene espulsa dall’organismo. Quando si presenta un’alta concentrazione di questa frazione di bilirubina le cause principali sono rappresentate dalla formazione di un ittero ostruttivo oppure dalla presenza di un ittero epatico; inoltre in caso di iperbilirubinemia coniugata questa sostanza può riversarsi anche nelle urine in quanto è in grado di oltrepassare il filtro glomerulare. Quando si evidenzia dalle analisi del sangue, alla voce riguardante la bilirubinemia, un livello di bilirubina diretta o coniugata più alto rispetto ai valori di riferimento il medico prescriverà al soggetto ulteriori test per avvalorare i risultati, si tratta dell’esame per la fosfatasi alcalina, da correlare poi con una visita che permetta di escludere la presenza di un’eventuale ostruzione biliare. Per approfondimenti sul tema si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina frazionata cosa identifica.
L’iperbilirubinemia coniugata a quale forma di ittero va ricondotta
L’iperbilirubinemia che interessa la frazione diretta ovvero la bilirubina coniugata con acido glicuronico è un’anomalia che va ricondotta principalmente a due differenti tipologie di ittero: quella determinata da un’alterazione del processo di eliminazione della bilirubina da parte del fegato, una condizione causata da diverse patologie tra le quali le diverse forme di epatiti, alcuni tumori a livello epatico, le cirrosi; un’altra tipologia di ittero che provoca un aumento dei livelli di bilirubina coniugata si forma come conseguenza diretta della stasi di bile dovuta a processi di ostruzioni delle vie biliari, ma anche a causa di processi di compressione o alla presenza di calcoli. Maggiori notizie si trovano su Valori bilirubina: il range di riferimento.