Category Archives: Approfondimenti

Approfondimenti Bilirubina: quali sono le cause ed i sintomi negli adulti e nei bambini, i valori da trovare nelle urine, la forma congiunta e frazionata e tanto altro.

Tracce emoglobina urine gravidanza da cosa dipende

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Tracce emoglobina urine gravidanza

Quando si riscontrano tracce emoglobina urine in gravidanza questa condizione normalmente è da imputare non alla gestazione ma ad altri fattori di tipo fisiologico o patologico, in tal caso si evidenzia l’incapacità dei reni di filtrare la proteina. L’emoglobinuria può essere quindi il segnale di un malfunzionamento, di una lesione o di una malattia che interessa principalmente la regione epatica, per questa ragione è opportuno appurare l’eziologia sottoponendosi ad ulteriori indagini diagnostiche. Il medico dopo aver fatto ripetere l’esame delle urine per accertare che l’anomalia tende a riproporsi può richiedere anche un esame ecografico ai reni ed alle vie urinarie attraverso cui poter rilevare l’eventuale presenza di: infezioni che interessano le vie urinarie; formazioni tumorali; presenza di calcoli; patologie ematiche o epatiche. Spesso quando si viene a verificare il passaggio dell’emoglobina nelle urine bisogna analizzare attraverso altri accertamenti da dove essa arriva; i fattori che determinano la presenza di emoglobinuria possono essere infatti legati a diverse condizioni quali: un infarto renale; l’assunzione di particolari farmaci; l’essersi sottoposti a trasfusioni di sangue di gruppo incompatibile; l’insorgenza di ustioni che si localizzano su parti estese del corpo; casi di coagulazione intravascolare disseminata; la presenza di protesi valvolare cardiaca. Ulteriori informazioni su Esame emoglobina nelle urine: i dati forniti.

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Esame emoglobina nelle urine: i dati forniti

Esame emoglobina nelle urine

Quando si scoprono dall’esame tracce di emoglobina nelle urine allora questo dato potrebbe segnalare che la funzione renale è compromessa da alcune condizioni di tipo patologico che vanno indagate. Grazie a questo test di laboratorio è possibili analizzare minuziosamente le caratteristiche fisiche dell’urina (colore, aspetto, odore) ma allo stesso modo è possibile studiare la stessa composizione chimica dell’urina esaminando le sue componenti (proteine, glucosio, sangue). Il medico dopo aver valutato le condizioni cliniche del paziente può prescrive l’esame delle urine quando riscontra un quadro di sintomi che si palesa con dolore addominale, bruciore quando si urina e le urine appaiono schiumose o di colore anomalo tendente al rosso. Quando si scopre che la propria urina continua a presentarsi rossastra è opportuno rivolgersi al proprio medico curante, per verificare se questa anomalia è dovuta a delle condizioni passeggere legate all’assunzione di alcuni medicinali, all’intossicazione alimentare, all’esposizione a veleni e sostanze tossiche, oppure se l’anomalia è il campanello d’allarme che si manifesta come un sintomo di patologie che riguardano l’apparato urinario, interessando principalmente i reni. Per ulteriori informazioni si consiglia la lettura di Bilirubina urine: possibile manifestazione dell’itterizia. Continue reading

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Emoglobina molto bassa e bassissima: quali sono le conseguenze

Emoglobina molto bassa e bassissima

Se si riscontra un dosaggio di emoglobina molto bassa e bassissima la condizione deve destare una certa preoccupazione in quanto è un evidente campanello d’allarme che segnala una patologia che non deve essere trascurata. Generalmente non sono rare eventuali carenze di ferro estranee a malattie che si rilevano con una diminuzione dei livelli dell’emoglobina, questi casi sono piuttosto frequenti ed essendo legati per lo più a delle condizioni fisiologiche sono facilmente risolvibili con una dieta mirata. Nei casi in cui l’organismo non riesce a riceve una sufficiente concentrazione di sangue ossigenato tende a sviluppare l’anemia che si evidenzia in diverse forme, inoltre i valori di emoglobina possono diminuire per la presenza di altre patologie. I soggetti possono sviluppare l’anemia in maniera lieve tanto da rappresentare un disturbo temporaneo, quando invece il quadro clinico del paziente si caratterizza per una sintomatologia più severa il problema tende a diventare cronico, per questa ragione le diverse forme di anemia si classificano essenzialmente il lieve e quindi perfettamente curabili, ed in forme più gravi che possono durare anche per anni tanto da costituire  un pericolo per la vita stessa del paziente soprattutto se la presenza della patologia viene diagnosticata con forte ritardo. Ulteriori notizie si trovano su Emoglobina bassa cause e sintomi: oligocromemia. Continue reading

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Emoglobina bassa gravidanza rischi rimedi quali sono

Emoglobina bassa gravidanza rischi rimedi

Nel corso del secondo e del terzo trimestre dell’epoca gestazionale il fabbisogno di ferro in una donna aumenta perché la gestante deve soddisfare le stesse necessità del nascituro per questo motivo si evidenzia il quadro clinico dell’emoglobina bassa gravidanza rischi rimedi. Quando i valori di emoglobina durante la gravidanza si attestano su dei livelli inferiori ai 10 g/dl si evidenzia un deficit di ferro a cui ricondurre una condizione di anemia che va monitorata con cura per  evitare che le condizioni di salute della madre e del feto diventino preoccupanti, ed infatti tra le principali complicanze della riduzione della concentrazione di emoglobina si rileva un deficit nell’ossigenazione del feto che può causare degli scompensi nel suo sviluppo. Per evitare di sviluppare una grave forma di anemia durante la gestazione alle donne si prescrivono spesso degli integratori di ferro da associare ad una dieta sana ed equilibrata ricca di alimenti che contengono questo minerale, inoltre accanto al ferro si raccomanda anche l’acido folico, ossia la vitamina del gruppo B9, che è impegnato nella produzione di sangue attraverso il processo di emopoiesi. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Glicemia in gravidanza: il diabete gestazionale.

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Emoglobina bassa cause e sintomi: oligocromemia

Emoglobina bassa cause e sintomi

Il valore di emoglobina bassa dipende da cause e sintomi determinati non solo dalla concentrazione della proteina in circolo nel flusso sanguigno ma anche dalla stessa dimensione dei globuli rossi. L’emoglobina è una delle proteine principali che compongono i globuli rossi ed i suoi valori sono strettamente dipendenti con il conteggio dei globuli rossi evidenziati dagli esame di laboratorio ossia dai risultati dell’ematocrito. Il livello deficit di emoglobina causa a sua volta una carenza di ferro, da scrivere a fattori fisiologici molto frequenti, ma anche da condizione patologiche segnalate da un quadro sintomatologico tipicamente caratteristico. Si definisce oligocromemia una condizione che attesta lo sviluppo delle diverse forme di anemie evidenziando il calo dell’emoglobina e la conseguente alterazione intervenuta nella funzionalità dei globuli rossi che trasportano una limitata quantità di ossigeno al corpo. Si riscontra un tasso di emoglobina bassa quando il soggetto è colpito da condizioni emorragiche acute; non vanno sottovalutate le patologie che causano un’eccessiva degradazione dei globuli rossi oppure sono connesse ad un limitato processo di sintesi degli eritrociti. Ulteriori notizie si trovano su Analisi sangue bilirubina: le condizioni che alterano i valori.

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Emoglobina glicata alta IFCC, sg e HbA1c: gli indicatori dell’esame

Emoglobina glicata alta IFCC, sg e HbA1c

Il test che permette di rilevare l’emoglobina glicata alta rispetta i parametri IFCC, sg e HbA1c: con la recente regolamentazione nella misurazione della glicemia glicata, il referto di laboratorio presenta delle nuove misure ed espressioni, in linea con gli altri Paesi europei, mentre resta inalterato l’esito degli esami che permette di monitorare la presenza di glucosio che rimane ingabbiato nella catena degli amminoacidi che costituiscono questa proteina. Ed infatti con la misurazione dell’emoglobina glicata è un esame di routine per i soggetti affetti dalla patologia cronica del diabete, grazie a questo indicatore della glicemia media vengono raccolti i dati relativi al processo di glicazione avvenuto nel sangue del soggetto nel corso delle 6-8 settimane precedenti all’esame. I valori dell’emoglobina glicosilata, ossia legata alle molecole di glucosio attualmente vengono espresso in una duplice misurazione: ai valore in percentuale, unità di misura in precedenza adottata nella lettura dei risultati del test sg emoglobina con cui si esprime la misurazione dell’HbA1c, si affiancano anche i risultati in millimoli (mmol) di emoglobina glicosilata per mole di emoglobina totale (mmol/mol), ossia i valori introdotti negli ultimi anni in Italia e che si rifanno quindi al nuovo metodo di riferimento (IFCC) di misurazione. Per ulteriori informazioni si rimanda all’articolo Valori normali di glicemia nel diabete: l’importanza dell’autocontrollo. Continue reading

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Emoglobina glicata valori nel diabete: il buon controllo glicemico

Emoglobina glicata valori nel diabete: la loro correlazione

Il controllo glicemico assume un ruolo fondamentale per gestire in maniera adeguata il diabete mellito, la concentrazione di emoglobina glicata consente di valutare se i valori nel diabete nel tempo sono stati  mantenuti dal paziente sotto controllo. Grazie ad un semplice test di laboratorio che consiste nell’analisi di un campione di sangue è possibile rilevare i valori della HbA1c, in particolare per un corretto controllo della glicemia il medico combina i risultati dell’emoglobina glicata con i risultati ottenuti dall’automonitoraggio della glicemia. Se i valori di emoglobina glicata si mantengono inferiori al 7%, allora il diabete risulta essere ben controllato, in quanto la soglia dei valori dell’HbA1c considerati come valori di riferimento per i soggetti diabetici, evidenziati dal metodo di riferimento IFCC, indica un range compreso tra 6,5% -7%, anche se a seconda delle condizioni del singolo individuo possono essere stabiliti dei valori divergenti. Maggiori notizie su Misuratore di glicemia per il monitoraggio del tasso di glucosio.

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Glicemia glicata: abbassarla con i farmaci

Glicemia glicata

Quando l’emoglobina circola in un ambiente ricco di glucosio si verifica un processo di glicazione, un valore importante da gestire con cautela soprattutto in caso di diabete ed infatti la misurazione della glicemia glicata è un parametro importante per stimare in maniera precisa il compenso glicemico. I globuli rossi hanno un ciclo vitale abbastanza breve in quanto si rinnovano ogni tre mesi quindi i valori dell’emoglobina glicata indicano la concentrazione di glucosio presente nel sangue dove si fissa all’interno delle catene di aminoacidi che costituiscono l’emoglobina. I livelli di emoglobina glicata indicano quindi il tasso di glicosilazione degli ultimi tre mesi, anche se tale parametro non fornisce informazioni utili che permettono di valutare se la condizione di glicemia glicata interessa la stato a digiuno o la fase post prandiale. Il dosaggio della emoglobina glicata è un valore che va controllato periodicamente soprattutto in caso di diabete, secondo le indicazioni mediche questo controllo va eseguito ogni tre mesi oppure ogni sei mesi. Maggiori informazioni su Misuratore di glicemia per il monitoraggio del tasso di glucosio.

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Glicemia postprandiale: parametro importante per i diabetici

Glicemia postprandiale

Un parametro importante per i soggetti diabetici è rappresentato dal valore della glicemia postprandiale con cui si indica la quantità di glucosio presente nel sangue a due ore di distanza dal pasto: per un rilevamento adeguato dei picchi massimi glicemici l’esame di autocontrollo deve infatti essere eseguito a distanza di 60-120 minuti dopo i pasti principali della giornata. La glicemia postprandiale viene controllata dall’insulina, l’ormone pancreatico che ha il compito di sintetizzare gli zuccheri, in questo modo il glucosio ematico entra nelle cellule costituendo per l’organismo una fonte energetica mentre una parte viene processata a livello epatico diventando glicogeno e trigliceridi. Nei soggetti sani la misura della glicemia postprandiale non supera i 140 mg per dl, quando si evidenziano dei valori che superano questa quota allora questo segnale è preventivo di un problema metabolico, in particolare quando si rilevano dei livelli troppo elevati rispetto a quelli considerati normali, allora il soggetto è affetto da una condizione patologica. Per ulteriori informazioni si rimanda all’articolo Misuratore di glicemia per il monitoraggio del tasso di glucosio.

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Fegato bilirubina: come viene processata

Fegato bilirubina: la fase di coniugazione

Nel fegato la bilirubina subisce una fase di sintesi attraverso il quale può in seguito essere eliminata con maggiore facilità dall’organismo alla fine di tutto il suo lungo ciclo metabolico: infatti per essere degradato il pigmento biliare deve diventare idrosolubile perché ciò avvenga la bilirubina si lega con l’acido glucoronico e viene trasformata nella frazione diglucuronide, ossia in bilirubina diretta o coniugata, invece la forma indiretta indica la frazione di bilirubina che non è stata ancora processata dal fegato. In condizioni considerate normale nell’organismo di un individuo il rapporto tra bilirubina diretta e bilirubina indiretta si attesta sui valori di 1:4 ed 1:5, questo parametro permette di valutare le condizioni di salute dell’organismo a partire alla stessa funzionalità epatica. Quando si verifica una concentrazione eccessiva di bilirubina totale nel sangue, superando i valori normali che vengono presi come range di riferimento, che si attestano su una misura media di 1-1,5 mg/dL, si riscontra un tasso di iperbilirubinemia che determina come primo segnale di allarme la manifestazione dell’itterizia: il soggetto presenta un colorito giallognolo che interessa la cute e le sclere oculari. Maggiori notizie sull’argomento si trovano su Analisi sangue bilirubina: le condizioni che alterano i valori. Continue reading

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