Agenti chemioterapici danno epatocellulare
Si può evidenziare come conseguenza diretta dell’assunzione di alcuni agenti chemioterapici un danno epatocellulare nei soggetti che si sottopongono a terapie caratterizzate dalla somministrazione di farmaci chemioterapici perché si tratta di presidi che non riescono a discernere tra le cellule tumorali e le cellule in salute, in tal caso a prevalere no saranno gli effetti terapeutici ma quelli di tipo tossico. Va precisato che la tossicità di un farmaco chemioterapico può variare a seconda della modalità di somministrazione ma anche dalle stesse condizioni del paziente. In particolare, tra gli agenti chemioterapici che possono determinare un evidente danno a livello epatocellulare nel soggetto che si sottopone a periodici cicli di chemioterapia va segnalata l’epatotossicità che a volte viene associata all’acarbazina, nella maggior parte dei casi si tratta comunque di una reazione da ascrivere ad una condizione di ipersensibilità. In genere l’epatotossicità determina diverse manifestazioni quali: infiltrato di eosinofili nei vasi epatici, insorgenza dell’ittero, casi di ascite, dolore addominale e valori alti delle transaminasi. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Cancro del rene: tumori benigni e tumori maligni.
Come trattare il disturbo
In genere l’epatotossicità che si riscontra in relazione all’assunzione di alcuni farmaci di tipo chemioterapico può essere contrastata in maniera pratica cambiando il trattamento farmacologico: non bisogna perdere tempo e procedere con la sostituzione dei farmaci che tendono a causare danno epatico, in questo modo si contrastano gli effetti dannosi sul fegato che infatti non si protraggono nel paziente quando sospende l’assunzione della terapia con chemioterapici che provocano tossicità oppure ipersensibilità. Il fegato è infatti deputato al metabolismo ed alla detossificazione dai farmaci per tale ragione può venir colpito da sostanze tossiche, chimiche e farmacologiche che possono determinare un danno più o meno severo. Ulteriori notizie si trovano su Valori bilirubina alti: sintomi e condizioni patologiche.