Valori esami del sangue TSH MCV RDW
Sul referto delle analisi del sangue compaiono diversi indici che rivelano lo stato di salute del soggetto, tra cui i valori esami del sangue TSH MCV RDW. In particolare è opportuno tenere sotto controllo la quantità di TSH, ossia dell’ormone tireostimolante prodotto dall’ipofisi, una piccola ghiandola situata dietro il cervello ed i seni nasali, il cui compito primario è quello di regolare la presenza nel sangue degli ormoni tiroidei T4 (tiroxina) e T3 (triiodotironina). Gli ormoni tiroidei attraverso il circolo sanguigno raggiungono tutti i tessuti dell’organismo dove prendono parte a diversi processi utili per il corretto funzionamento di: cervello, cuore, muscoli ed altri organi. Quando l’ipofisi non funziona bene, la concentrazione di TSH nel sangue può diminuire oppure aumentare: se la quantità dell’ormone tireostimolante aumenta si è in presenza di ipertiroidismo, in quanto la tiroide funziona troppo e quindi si produce un’eccessiva quantità di ormoni T3 e T4. Invece se la quantità di ormoni prodotti dalla tiroide è ridotta si parla di ipotiroidismo. Entrambe le condizioni si accompagnano ad un quadro clinico che evidenzia diversi sintomi da tenere sotto controllo. Maggiori informazioni su Come leggere gli esami del sangue: le nozioni chiave.
Volume corpuscolare medio e distribuzione eritrocitaria
Un altro valore importante è quello che indica il volume corpuscolare medio (MCV) ossia il volume medio di globuli rossi nel sangue. Se si riscontra un valore basso allora il soggetto evidenzia una condizione di microcitosi, in quanto i globuli rossi hanno dimensioni inferiori al normale, qualora invece il valore di MCV è più alto rispetto alla soglia di normalità allora esso indica una macrocitosi, quindi i globuli rossi hanno una dimensione più grande. Questo indice corpuscolare è utile per diagnosticare le diverse forme di anemia, quindi è utile per classificare il tipo di anemia a partire dalla stessa forma dei globuli rossi. Attraverso il parametro RDW è possibile analizzare l’ampiezza di distribuzione eritrocitaria, valutando così il volume dei globuli rossi e la loro diversa dimensione. Questo valore viene utilizzato per effettuare la diagnosi differenziale di alcune forme di anemia, inoltre un valore alto di RDW è un campanello d’allarme che può segnalare una carenza di ferro, di folati o di vitamina B12. La combinazione dei valori di RDW e di MCV viene presa in esame per rilevare diverse forme patologiche quali: le forme di anemia, la malattia epatica cronica, la talassemia eterozigote, la β-talassemia, la sindrome mielodisplastica. Per approfondimenti si rimanda all’articolo Esami del sangue digiuno: come prepararsi all’analisi.