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Tag Archives: livelli di bilirubina

Trattamento innovativo per i cardiopatici

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Trattamento nuovo per curare i cardiopatici

Trattamento-innovativo-per-i-cardiopatici

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Un nuovo trattamento per curare chi soffre di cardiopatie e
conseguenti attacchi di cuore chiama in causa i livelli
sanguigni di bilirubina. Quantità leggermente elevate di tale
pigmento offrono una naturale protezione contro gli attacchi
di cuore e tutte le problematiche correlate alla cardiopatia. Il
nuovo trattamento basato sulle concentrazioni di bilirubina
nel sangue è stato sperimentato presso la Griffith University
di Menzies Health Institute Queensland, dimostrando di
scongiurare numerose tipologie di malattie cardiovascolari.
La bilirubina in questione è una sostanza di scarto
(derivante dal catabolismo dell’emoglobina), un pigmento di
color giallo-arancio prodotto dalla milza che si accumula
nella bile, viene metabolizzata a livello epatico per poi
essere espulsa tramite la minzione. Continue reading

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Cirrosi epatica e livelli alterati di bilirubina

Cirrosi epatica e bilirubina alta

Cirrosi-epatica-e-livelli-alterati-di-bilirubina

Cirrosi-epatica-e-livelli-alterati-di-bilirubina

La cirrosi epatica é la patologia che ricalca lo stadio
terminale e più grave della compromissione generale di tutto
il fegato, che va a morire sia anatomicamente che
funzionalmente. La cirrosi epatica è una malattia gravissima,
fra le più mortali del mondo in quanto priva l’organismo di
uno dei suoi organi essenziali e appunto vitali. Uno dei
campanelli d’allarme che, in date condizioni e stili di vita,
possono far sospettare di essere in presenza di cirrosi
epatica, riguarda eventuali alterazioni in eccesso dei valori
di bilirubina nel sangue. Essa è un pigmento di colore
giallo-rossastro, contenuto nella bile e derivante dal
catabolismo dell’emoglobina. Di solito in situazioni di abuso
alcolico o di epatiti croniche la bilirubina tende ad
aumentare eccessivamente, evidenziando un probabile
problema di cirrosi epatica. Purtroppo questa malattia non
manifesta sintomi, fin quando la compromissione del fegato
arriva al massimo sopportabile dal corpo umano. Continue reading

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Leptospirosi nell’essere umano, sintomi e trattamento

Leptospirosi nell’uomo, caratteristiche principali

Leptospirosi-nell'essere-umano-sintomi-e-trattamento

Leptospirosi-nell’essere-umano-sintomi-e-trattamento

La leptospirosi è una malattia famosa per il suo
collegamento diretto con i topi; proprio da essi infatti essa è
diffusa. La leptospirosi è un’infezione, dalle manifestazioni
anche molto violente, curabile obbligatoriamente tramite
terapia antibiotica. I topi diffondono la leptospirosi in
quanto ospitano le leptospire nel proprio organismo, nello
specifico a renale, eliminandole in abbondanza mediante le
urine infettando così terreni ed acque già torbide. Come i
topi anche animali domestici come cani e gatti possono
diffonderla pur non manifestandone alcun sintomo. Esistono
vari tipi di leptospira, ma l’infezione da animale ad uomo
avviene più o meno sempre nel medesimo modo: il batterio
viene trasmesso dall’urina dell’animale che può infettare
eventuali lesioni presenti su cute, bocca e naso.
Fortunatamente per tutti oggigiorno la leptospirosi può
essere accuratamente debellata con l’uso di disinfettanti
chimici, con il calore e con l’essicamento, suoi acerrimi
nemici proliferando essa soprattutto nei climi più umidi. Continue reading

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Infarto, previsione tramite i livelli di bilirubina

Infarto prevederlo con i livelli di bilirubina

Infarto-previsione-tramite-i-livelli-di-bilirubina

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La scoperta è sensazionale: è possibile prevedere l’infarto
tenendo sotto controllo i livelli sierici di bilirubina. Ecco
delinearsi dunque all’orizzonte un nuovo probabile marker
efficace per effettuare previsioni alquanto precise sul rischio
o meno di un infarto. Questa notizia importante è stata
provata tramite uno studio che ha preso in esame quasi
duecento soggetti già vittime di infarto e oltre
centocinquanta soggetti senza alcuna problematica cardiaca.
Il livello di bilirubina in chi ha avuto l’infarto si è rivelato
molto più basso rispetto ai soggetti sani: i primi
presentavano una bilirubina a 9 mcmol/l, mentre i secondi a
12 mcmol/l. Per infarto si intende la necrosi tissutale data da
ischemia, ovvero da gravi carenze di flusso ematico.
Generalmente l’infarto comporta dolore acuto ed improvviso
e si sviluppa per un’insufficiente irrorazione sanguigna al
cuore, data da per un’occlusione improvvisa delle arterie che
portano il sangue a tale organo. La causa più frequente
d’infarto è l’aterosclerosi, patologia a cui consegue la
parziale o totale chiusura delle arterie portando alla
formazione di emboli a volte anche mortali. Continue reading

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Colangiocarcinoma legame con i livelli di bilirubina

Colangiocarcinoma punti principali

Colangiocarcinoma-legame-con-i-livelli-di-bilirubina

Colangiocarcinoma-legame-con-i-livelli-di-bilirubina

Il colangiocarcinoma è un tumore maligno che si sviluppa dalla mutazione delle cellule delle vie biliari, ovvero i canalicoli che trasportano la bile prodotta dal fegato fino all’intestino. Il colangiocarcinoma si manifesta con sintomi tipici ed inconfondibili che, se presenti, debbono subito allarmare all’azione: dolore, feci poco colorate ed aventi conformazione a creta, urine di colore scuro, prurito, gonfiore epatico, perdita di peso, febbre, ma in particolare ciò che deve subito richiamare l’attenzione è la comparsa contemporanea assieme ad essi di ittero, ossia di un aumento eccessivo dei livelli di bilirubina nel sangue. Il colangiocarcinoma origina purtroppo senza motivi precisi, anche se si ipotizza che tutto possa derivare dall’infiammazione perenne dei dotti biliari provocato dall’occlusione del flusso della bile. Tra i fattori di rischio preponderanti che potrebbero comportare colangiocarcinoma vi sono malformazioni ed infiammazioni croniche delle vie biliari, nonchè la degenerazione cronica del fegato per infezioni o tossicità.

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Altre notizie sul colangiocarcinoma

Il colangiocarcinoma è un tumore raro, molto frequente nel continente asiatico; può essere diagnosticato con una serie ben precisa di esami clinici come la palpazione dell’area interessata e di laboratorio come le analisi del sangue tra cui certamente i valori di bilirubina in primis ma anche della fosfatasi alcalina, della glutamiltrasferasi, e la ricerca dei marcatori tumorali CEA e CA 19.9. Per quanto concerne gli esami diagnostici atti a scongiurare la presenza di colangiocarcinoma, ne esistono di diversi: l’ecografia addominale, la Tac, la risonanza magnetica, la colangiografia retrograda simile ad una gastroscopia, la colangiografia percutanea caratterizzata dall’inserimento di un catetere nelle vie biliari attraverso la parete addominale, la FDG-PET (tomografia a emissione di positroni) ed infine la laparotomia/laparoscopia ovvero l’apertura chirurgica dell’addome per il prelievo di materiale organico utile alla definizione istologica della malattia. Il colangiocarcinoma viene affrontato per lo più chirurgicamente con il tentativo di asportare completamente il tumore. Nei casi più rari si tenta un trapianto di fegato. Per le forme di colangiocarcinoma non operabili, si ricorre a cicli di radioterapia e chemioterapia, con lo scopo di ridurre o controllare lo sviluppo della malattia. Per curare un colangiocarcinoma esistono centri specializzati in grado di garantire se non la guarigione repentina almeno una condizione di vita normale al paziente.

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Misurazione più facile dei livelli di bilirubina infantile

Misurazione della bilirubina nei neonati

Misurazione-più-facile-dei-livelli-di-bilirubina-infantile

Misurazione-più-facile-dei-livelli-di-bilirubina-infantile

Il primo grande passo avanti in fatto di misurazione della bilirubina nei neonati è stato fatto in quel di Belluno, presso il Circolo ospedaliero del San Martino, dove è stato improntato un apparecchio innovativo tramite cui la misurazione appunto della bilirubina nei neonati sarà un processo molto più accessibile e per nulla invasivo. L’apparecchio in questione atto alla misurazione dei livelli di bilirubina nel sangue dei neonati prende il nome di centrifuga per microematocrito. Essa ha anche un cospicuo valore, che ammonta a quasi duemila euro, ma fortunatamente a Belluno è stata offerta per amorevole donazione dal Circolo sopra citato alla Usl 1 della città. Il processo di misurazione della bilirubina è fondamentale alla nascita considerando che essa, in quanto pigmento di colore giallo-rossastro, contenuto nella bile e prodotto dal catabolismo dell’emoglobina, ha un ruolo importante nella fisiologia organica e sue concentrazioni diverse dalla norma possono portare a conseguenze anche pericolose. Continue reading

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