Bilirubina » Blog Archives

Tag Archives: Ittero

Incompatibilità di gruppo AB0 ittero

Pubblicità

Incompatibilità di gruppo AB0 ittero

Una variante della eritroblastosi fetale è rappresentata dall’incompatibilità di gruppo AB0, in tal caso si registra l’insorgenza dell’ittero da incompatibilità tra madre e feto, un’evenienza che si verifica più comunemente se la madre ha gruppo sanguigno 0 ed il feto ha gruppo A o B. Questa malattia non è dovuta ad incompatibilità del fattore Rh ma all’incompatibilità di gruppo AB0 con decorso solitamente benigno. in quanto l’emolisi nel figlio non è severa per la scarsa espressione degli antigeni A e B sulle emazie del neonato. I globuli rossi presentano sulla superficie degli antigeni (A e B) che definiscono così il gruppo sanguigno (0 in caso di assenza), i casi di incompatibilità tra madre e feto si vengono ad evidenziare più comunementesoprattutto se la madre ha gruppo 0 ed il feto ha gruppo A o B; si possono registrare casi di incompatibilità anche tra madre di gruppo A e feto di gruppo B oppure se la madre ha gruppo sanguigno B ed il feto A. Per approfondimenti su tale argomento si rimanda alla lettura di http://www.mammaepapa.it/salute/p.asp?nfile=ittero_da_incompatibilita_ab0. Continue reading

Published by:

Ittero da latte materno

Ittero da latte materno

Per motivi del tutto fisiologici i neonati possono manifestare l’ittero da latte materno che sorge nei neonati allattati al seno dopo la prima settimana di vita oppure all’inizio della seconda settimana, se l’allattamento non viene interrotto i valori tendono ad incrementare, i valori della bilirubinemia possono attestarsi tra 10 e 15 mg/dl, nel caso in cui si registra una concentrazione  maggiore il neonato può manifestare le manifestazioni dell’ittero nucleare. Va precisato che l’ittero da latte materno tende a regredire dopo la sospensione dell’allattamento al seno materno, nel caso contrario bisogna intervenire con diversi accorgimenti e terapie tra cui la fototerapia. La colorazione gialla delle sclere e della pelle è causata da un’elevata concentrazione di bilirubina a livello ematico, in particolare alla nascita il bambino presenta un numero di globuli rossi superiore a quello necessario per affrontare la vita extra-uterina, ne deriva come conseguenza diretta un eccesso di bilirubina che non viene espulsa in maniera normale determinando un aumento dei livelli di bilirubina. Continue reading

Pubblicità
Published by:

Intossicazione al fegato, i sintomi principali

Intossicazione del fegato e conseguenze

Intossicazione-al-fegato-i-sintomi-principali

Intossicazione-al-fegato-i-sintomi-principali

Uno degli organi più importanti e vitali dell’essere umano è
il fegato. Una sua intossicazione potrebbe essere fatale nella
maggior parte dei casi. Pelle sensibile, bruciore,
astenia…tutti campanelli d’allarme da non sottovalutare
proprio in relazione alla salute epatica del corpo. Il fegato è
tra gli organi più grandi dell’organismo è ricopre funzioni
fondamentali per la vita quali la produzione di proteine, la
metabolizzazione del glucosio, del ferro e del colesterolo, la
disintossicazione dell’organismo dalle tossine e da altre
sostanze pericolose. Esistono fortunatamente sintomi
inconfondibili d’intossicazione epatica, i quali colti e corretti
in tempo possono salvaguardare la vita del soggetto
interessato. Continue reading

Published by:

Cane e bilirubina alta motivi e cure

Cane con bilirubina lata cause e rimedi

Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

La bilirubina è un valore presente anche nel cane e, come
nell’uomo, anche nel cane stesso può accumularsi in quantità
eccessive. La bilirubina, anche nel cane, è un pigmento
biliare generato dal catabolismo dell’emoblogina, della
mioglobina e di enzimi. I cosiddetti macrofagi del fegato,
della milza e del midollo osseo catturano i globuli rossi
ormai vecchi o aventi caratteristiche anomale trasformando
così l’emoglobina in bilirubina. La bilirubina viene poi
trasportata nel plasma fino al fegato grazie alle albumine.
Una volta arrivata al fegato, la bilirubina libera viene
coniugata a formare bilirubina diglucuronata. Questa,
idrosolubile, viene espulsa tramite la bile. Successivamente
giunge all’intestino, dove i batteri della flora intestinale
mutano i pigmenti biliari in stercobilina ed urobilinogeno.
Nel cane l’eccesso di bilirubina può derivare da problemi
epatici quali disfunzioni del fegato, ostruzioni delle vie
biliari o una rottura dei dotti biliari. In situazioni normali
nel cane la bilirubina ha una concentrazione di 7 micromol/l.
Quando tale valore eccede si presenta l’ittero, colorazione
giallastra che compare rapidamente sulla sclera, per poi
espandersi a livello delle mucose. Continue reading

Published by:

Applicazione per smartphone e diagnosi d’ittero neonatale

Applicazione per smartphone ed ittero

Applicazione -per-iPhone -e-diagnosi-d'ittero-neonatale

Applicazione -per-iPhone -e-diagnosi-d’ittero-neonatale

Al giorno d’oggi qualsiasi settore della vita, dallo sport al
lavoro, dalla casa al tempo libero, può essere organizzato
tramite un’applicazione. Addirittura anche in campo medico
è nata un’applicazione innovativa mediante cui un comune
smartphone può trasformarsi in uno strumento medico-
diagnostico. L’applicazione in questione permette di
diagnosticare l’ittero nei neonati, semplicemente scattando
una fotografia. Innanzitutto è bene ricordare che l’ittero
rappresenta una colorazione giallastra della pelle, delle
sclere e delle mucose causata dall’eccessivo aumento dei
livelli di bilirubina nel sangue. L’ittero diviene visibile e
quindi anche diagnosticabile tramite l’applicazione, quando
il livello di bilirubina supera i 2,5 mg/dL. Nel neonato
l’ittero è una condizione fisiologica, causato da un’aumentata
emocateresi, ossia un catabolismo di emazie, tale da non
essere sopportato dalla funzionalitàepatica, essendo il fegato
ancora immaturo. Continue reading

Published by:

Colangiocarcinoma legame con i livelli di bilirubina

Colangiocarcinoma punti principali

Colangiocarcinoma-legame-con-i-livelli-di-bilirubina

Colangiocarcinoma-legame-con-i-livelli-di-bilirubina

Il colangiocarcinoma è un tumore maligno che si sviluppa dalla mutazione delle cellule delle vie biliari, ovvero i canalicoli che trasportano la bile prodotta dal fegato fino all’intestino. Il colangiocarcinoma si manifesta con sintomi tipici ed inconfondibili che, se presenti, debbono subito allarmare all’azione: dolore, feci poco colorate ed aventi conformazione a creta, urine di colore scuro, prurito, gonfiore epatico, perdita di peso, febbre, ma in particolare ciò che deve subito richiamare l’attenzione è la comparsa contemporanea assieme ad essi di ittero, ossia di un aumento eccessivo dei livelli di bilirubina nel sangue. Il colangiocarcinoma origina purtroppo senza motivi precisi, anche se si ipotizza che tutto possa derivare dall’infiammazione perenne dei dotti biliari provocato dall’occlusione del flusso della bile. Tra i fattori di rischio preponderanti che potrebbero comportare colangiocarcinoma vi sono malformazioni ed infiammazioni croniche delle vie biliari, nonchè la degenerazione cronica del fegato per infezioni o tossicità.

Pubblicità

Altre notizie sul colangiocarcinoma

Il colangiocarcinoma è un tumore raro, molto frequente nel continente asiatico; può essere diagnosticato con una serie ben precisa di esami clinici come la palpazione dell’area interessata e di laboratorio come le analisi del sangue tra cui certamente i valori di bilirubina in primis ma anche della fosfatasi alcalina, della glutamiltrasferasi, e la ricerca dei marcatori tumorali CEA e CA 19.9. Per quanto concerne gli esami diagnostici atti a scongiurare la presenza di colangiocarcinoma, ne esistono di diversi: l’ecografia addominale, la Tac, la risonanza magnetica, la colangiografia retrograda simile ad una gastroscopia, la colangiografia percutanea caratterizzata dall’inserimento di un catetere nelle vie biliari attraverso la parete addominale, la FDG-PET (tomografia a emissione di positroni) ed infine la laparotomia/laparoscopia ovvero l’apertura chirurgica dell’addome per il prelievo di materiale organico utile alla definizione istologica della malattia. Il colangiocarcinoma viene affrontato per lo più chirurgicamente con il tentativo di asportare completamente il tumore. Nei casi più rari si tenta un trapianto di fegato. Per le forme di colangiocarcinoma non operabili, si ricorre a cicli di radioterapia e chemioterapia, con lo scopo di ridurre o controllare lo sviluppo della malattia. Per curare un colangiocarcinoma esistono centri specializzati in grado di garantire se non la guarigione repentina almeno una condizione di vita normale al paziente.

Published by:

Sindrome di Crigler-Najjar, rara malattia ereditaria

La Sindrome di Crigler-Najjar, patologia infantile

Sindrome-di-Crigler-Najjar,-rara-malattia-ereditaria

Sindrome-di-Crigler-Najjar,-rara-malattia-ereditaria

La Sindrome di Crigler-Najjar è una rara malattia di tipo ereditario autosomico. Essa rientra nelle patologie rare in quanto colpisce un neonato su un milione. La Sindrome di Crigler-Najjar si caratterizza per un difetto nel metabolismo della bilirubina, con conseguente iperbilirubinemia ed ittero neonatale. La patologia si manifesta già subito dopo il parto e il deficit che la riguarda può essere di tipo assoluto (Sindrome di Crigler-Najjar di tipo I) o parziale (Sindrome di Crigler-Najjar di tipo II) relativo all’enzima uridindifosfoglicuroniltransferasi (sigla UGT1A1), elemento essenziale per la coniugazione della bilirubina che si svolge nelle cellule del fegato. Praticamente l’enzima UGT1A1 permette il legame tra la bilirubina, proveniente dal circolo sanguigno con l’albumina e con l’acido glicuronico, legami che ne permettono l’espulsione assieme alla bile. Nella Sindrome di Crigler-Najjar vi è un deficit di questo enzima ed un conseguente accumulo di bilirubina. Continue reading

Published by:

Ittero nei gatti, cause e sintomi principali che lo comportano

Come riconoscere l’ittero nei gatti

Ittero-nei-gatti,-cause-e-sintomi-principali-che-lo-comportano

Ittero-nei-gatti,-cause-e-sintomi-principali-che-lo-comportano

Anche gli animali domestici, in particolare i gatti, possono soffrire di ittero. Un disturbo l’ittero non facile da riconoscere negli uomini e ancora di più nei gatti, anche perchè esso non è una malattia vera e propria, ma semplicemente un segno clinico di qualche patologia specifica, che ovviamente deve essere individuata con precisione ed attenzione. Si parla di ittero indicando una colorazione gialla che colpisce siero e tessuti, dovuta ad una quantità eccessiva di bilirubina in circolo. Generalmente il fegato riesce ad espellere la bilirubina in eccesso nel sangue, ma se compare una situazione di ittero significa che si è in presenza di una costante produzione di bilirubina
(iperbilirubinemia) o di una grave alterazione nel meccanismo di escrezione della bile (iperbilirubinemia e colestasi). La bilirubina rappresenta il prodotto derivante dalla degradazione dei globuli rossi e viene trasportata legata
all’albumina fin nell’ambiente epatico. Per quanto riguarda l’ittero nel gatto, esso viene suddiviso in base alle cause che lo comportano: quelle pre epatiche con anemia, aumento delle proteine, alterazione delle transaminasi, fegato e
milza aumentati di volume; quelle epatiche e post epatiche con anemia lieve o assente, diminuzione delle proteine, aumento notevole delle transaminasi, fegato ridotto. Continue reading

Published by:

Sindrome di Crigler-Najjar e livelli di bilirubina

Caratteristiche della sindrome di Crigler-Najjar

Sindrome-di-Crigler-Najjar-ed-ittero

Sindrome-di-Crigler-Najjar-e-livelli-di-bilirubina

La sindrome di Crigler-Najjar è una malattia rara, di tipo ereditario, precisamente a trasmissione autosomica recessiva. Tale sindrome è caratterizzata dal fatto comporta il cosiddetto ittero o pelle gialla. Nella
sindrome di Crigler-Najjar l’ittero si manifesta a causa di un eccessivo accumularsi di bilirubina, il pigmento prodotto in quantità normali in un organismo sano. L’eccessiva quantità di bilirubina che viene prodotta a causa della sindrome di Crigler-Najjar dipende dalla mancanza di una proteina epatica, l’enzima chiamato Uridindifosfo-glicuroniltransferasi, il quale in situazioni standard sintetizza la bilirubina rendendola eliminabile con la bile attraverso l’intestino. La sindrome di Crigler-Najjar si manifesta in due varianti: una vede il deficit totale di suddetto enzima (sindrome di Crigler- Najjari di tipo 1) con livelli altissimi di bilirubina; l’altra variante comporta un
deficit parziale (sindrome di Crigler-Najjar di tipo 2) con bilirubina inferiore a 20 mg/dl. Perciò chi soffre di questa patologia presenta essenzialmente squilibri di bilirubina ma nessun altro problema fisico. Comunque però essi oltre a dare disturbi minori, possono divenire tossici per il Sistema Nervoso Centrale, in quanto dannosi per la salute dei neuroni (le cellule del cervello). Continue reading

Published by:

La Fototerapia BiliBlanket e la cura dell’ittero neonatale

Calo dell’iperbilirubinemia con fototerapia BiliBlanket

La-Fototerapia-BiliBlanket-e-la-cura-dell'ittero-neonatale

La-Fototerapia-BiliBlanket-e-la-cura-dell’ittero-neonatale

La fototerapia BiliBlanket agendo attraverso un sistema a fibre ottiche garantisce ottimi risultati nel trattamento dell’ittero neonatale (colorazione giallastra della pelle e della sclera, cioè della zona bianca degli occhi, causata da un eccesso di bilirubina in circolo nel sangue; la bilirubina è un prodotto derivante dalla disgregazione dei globuli rossi. La sua presenza è normale, ma non deve superare determinate concentrazioni), per lo più causa di elevate concentrazioni di bilirubina nel sangue. La fototerapia BiliBlanket è un sistema di nuova generazione, che irradia la cute del neonato con 45 microwatt di luce ad alta intensità ma uniforme, al fine di ridurre rapidamente la concentrazione di bilirubina. Il dispositivo è anche conosciuto a livello medico-scientifico come Transilluminatore ed attualmente proprio il BiliBlanket uno dei più potenti al mondo. Continue reading

Published by: