Iperbilirubinemia trattata con plasmaferesi
La CPFA (Coupled PlasmaFiltration Adsorption) è una tecnica di depurazione ematica extracorporea sperimentata in caso di iperbilirubinemia che quindi può venir trattata con plasmaferesi. Nello specifico la tecnica di CPFA, già impiegato come trattamento di depurazione in caso di sepsi, combina la plasmaseparazione, con un trattamento aferetico di adsorbimento, ed il processo di emofiltrazione in post-diluizione. Nel trattamento di una severa condizione di iperbilirubinemia, indipendentemente dalla sua eziologia, si può ricorrere a questa tecnica in quanto si tratta di una procedura che garantisce non solo una significativa riduzione dei livelli di bilirubina ma anche un buon grado di sicurezza, questa opzione terapeutica viene utilizzata in maniera efficace e sicuro in pazienti con valori di bilirubinemia elevati anche per trattamenti di breve durata. La tecnica trova applicazione principalmente in caso di insufficienza epatica e di sepsi, gli studi condotti per testare la validità di questo trattamento hanno evidenziato come la plasmaferesi alla base del CPFA costituisca un’opzione terapeutica nei pazienti colpiti da cirrosi, attualmente comunque sono in corso diversi studi che hanno l’obiettivo di testare l’utilità della CPFA in pazienti cirrotici e nei pazienti in attesa di trapianto epatico. Attualmente i trattamenti plasmaferetici stanno diventando sempre più selettivi con lo scopo di rimuovere esclusivamente le molecole che determinano condizioni patologiche oppure anomalie. Continue reading