Bilirubina » Blog Archives

Tag Archives: funzionalità del fegato

Funzionalità del fegato MELD

Pubblicità

Funzionalità del fegato MELD

Per valutare la funzionalità del fegato, in presenza di gravi quadri patologici, nella pratica clinica si esegue il MELD (Mayo End stage Liver Disease) ossia un sistema a punteggio proposto per la prima volta dalla Mayo Clinic (Rochester, Minnesota, USA) con lo scopo di poter stimare la sopravvivenza dei pazienti con la cirrosi ed un’insufficienza epatica terminale, inoltre questo sistema di valutazione permette di definire le priorità dei pazienti inseriti nella lista di attesa per il trapianto di fegato. Nella determinazione dello score vengono eseguiti alcuni esami bioumorali, nello specifico si prendono in considerazone, a partire da un comune esame del sangue, i valori di bilirubina, di INR (indice della coagulazione del paziente) e di creatinina (indice della funzione dei reni), si tiene inoltre conto se il paziente si è sottoposto a dialisi almeno due volte nel corso della settimana; più alto è il punteggio ottenuto dal MELD più gravi sono le condizioni di salute del soggetto. Continue reading

Published by:

Funzionalità del fegato classificazione di Child-Pugh

Funzionalità del fegato classificazione di Child-Pugh

La funzionalità del fegato in presenza di una condizione patologica viene valutata nella pratica clinica con diversi sistemi di punteggio (“score”), tra i quali la classificazione di Child-Pugh che si basa sui valori di alcuni esami bioumorali, relativi ai valori di albumina, bilirubina, INR o PT, e su 2 parametri clinici che riguardano l’ascite e l’encefalopatia. Si fa ricorso alla classificazione di Child-Pugh, detta anche di Child-Turcotte-Pugh, per valutare lo stato di gravità delle epatopatie croniche e consente di determinare se sia necessario sottoporre il paziente ad un trapianto di fegato. Il calcolo prevede l’analisi di cinque parametri clinici, a ciascuno dei quali viene assegnato uno score compreso tra 1 e 3, anche se possono essere utilizzati altri range numerici. La classificazione di Child-Pugh permette di assegnare un punteggio al paziente colpito da epatopatia per pterlo inquadrare in una determinata classe di gravità: a seconda del grado di insufficienza epatica si attribuirsce uno score ossia una classe Child-Plugh di appartenenza al soggetto. Continue reading

Pubblicità
Published by:

Crisantello per la corretta funzionalità del fegato

Crisantello per la corretta funzionalità del fegato

Il crisantello (Chrysanthellum americanum) è una pianta erbacea ampiamente usata in fitoterapia per le sue numerose proprietà utili principalmente per la corretta funzionalità del fegato. La somministrazione del rimedio erboristico ad uso interno è raccomandato per poter beneficiare delle sue proprietà epatoprotettrici, angioprotettrici, antiedematose, antiossidanti, mentre per uso esterno viene indicato per beneficiare dell’azione capillarotrope con lo scopo di migliorare l’attività del microcircolo. Il trattamento a base di crisantello è indicato per la cura di diversi disturbi tra cui: l’insufficienza venosa, l’insufficienza biliare, la litiasi renale o biliare, il dismetabolismo lipoproteico. Le virtù della pianta sono sintetizzate nei suoi principi attivi che comprendono le seguenti sostanze:  acido caffeico, olio essenziale, acido clorogenico, saponine, flavonoidi. Nella moderna fitoterapia questa pianta della famiglia delle composite viene impiega in diverse formulazioni, ed infatti viene usato sottoforma di estratti secchi titolati, di capsule, di tisane e di tintura madre. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Aloe arborescens per regolarizzare i valori di bilirubina.

Pubblicità

Continue reading

Published by:

Il livello dell’albumina per controllare la funzionalità del fegato

Il livello dell’albumina

Per controllare la salute del soggetto a partire dal fegato, tra i parametri da prendere in considerazione e monitorare con una certa costanza bisogna valutare il livello dell’albumina, una proteina sintetizzata a livello epatico, che assolve a diversi compiti. Le funzioni svolte dall’albumina sono svariate a partire dall’equilibrio della pressione oncotica del plasma del sangue; questa proteina è in grado di legarsi agli ioni di calcio; inoltre è chiamata in causa nel trasporto della bilirubina non coniugata. Nello specifico le funzioni dell’albumina possono essere riassunte nella capacità di questa proteina di regolare il flusso ematico e di trasportare diverse sostanze negli organi del corpo quali: gli acidi grassi liberi, gli ormoni tiroidei, gli ormoni liposolubili. Sono considerati normali i livelli compresi in un range compreso dai 3,5 ai 5,0 g/dl, quando i valori di albumina sono superiori aumenta di conseguenza anche la pressione sanguigna, questo quadro clinico determina degli scompensi seri. Non deve poi essere trascurata la condizione opposta: una concentrazione troppo bassa segnala che i liquidi non vengono bloccati dall’albumina e si propagano negli spazi intercellulari causando la formazione di edemi oppure di ristagni. Maggiori informazioni su Esami del sangue funzionalità del fegato: valori di amilasi.

Continue reading

Published by:

Esami del sangue funzionalità del fegato: valori di amilasi

Esami del sangue funzionalità del fegato

Gli esami del sangue permettono anche di valutare la funzionalità del fegato che viene tenuta sotto controllo attraverso i dati di diversi indici e parametri che vengono riportati sul referto delle analisi rilasciato al soggetto dal laboratorio che ha eseguito gli esami. Tra i vari valori da prendere in considerazione per valutare le condizioni di salute del fegato bisogna anche controllare i livelli di amilasi con cui si fa riferimento ad un gruppo di enzimi che vengono prodotti dal pancreas ma anche da altri organi quali: parotidi, fegato, intestino, reni che prendono parte al processo di degradazione dei carboidrati complessi per poi essere eliminati attraverso le urine. Questi enzimi all’interno del pancreas vengono sintetizzato dalle cellule acinari in seguito passano attraverso i dotti pancreatici e raggiungono l’apparato digerente; ma gli amilasi vengono secreti anche dalle ghiandole salivari, dall’intestino tenue, dalle ovaie, dalla placenta, dalle tube, dal fegato. Attraverso l’esame del sangue è possibile rilevare la concentrazione di questi enzimi i cui valori di riferimento considerati normali rientrano nel range 30-115 UI/litro, in presenza di valori più alti è necessario risalire alle cause. Per altre notizie si rimanda all’articolo Transaminasi: valori anomali e cause. Continue reading

Published by: