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Colestasi in gravidanza, cause e sintomi

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Colestasi in gravidanza, le caratteristiche principali

Colestasi-in-gravidanza-cause-e-sintomi

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La colestasi in gravidanza è una malattia molto pericolosa,
soprattutto se viene trascurata o sottovalutata. Generalmente
essa origina intorno al secondo o terzo trimestre di
gestazione provocando un blocco di sali biliari a livello
epatico con conseguente irrefrenabile prurito. Le ricerche
effettuate sulla colestasi in gravidanza hanno fatto emergere
che buona parte della colpa per il suo insorgere sta nella
sensibilità del soggetto agli steroidi, ormoni che
incrementano moltissimo in quantità durante la dolce attesa,
producendo un accumulo di bile nel fegato. I sali biliari
infatti, immessi nel circolo ematico, generano l’irritazione
dei nervi periferici, provocando forte prurito. In gravidanza
tale sintomo è frequente, ma in presenza di colestasi ha
valenze particolari: si avverte soprattutto durante il riposo
notturno prima sotto la pianta dei piedi, poi alle mani e a
tutto il corpo. Continue reading

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Cane e bilirubina alta motivi e cure

Cane con bilirubina lata cause e rimedi

Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

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La bilirubina è un valore presente anche nel cane e, come
nell’uomo, anche nel cane stesso può accumularsi in quantità
eccessive. La bilirubina, anche nel cane, è un pigmento
biliare generato dal catabolismo dell’emoblogina, della
mioglobina e di enzimi. I cosiddetti macrofagi del fegato,
della milza e del midollo osseo catturano i globuli rossi
ormai vecchi o aventi caratteristiche anomale trasformando
così l’emoglobina in bilirubina. La bilirubina viene poi
trasportata nel plasma fino al fegato grazie alle albumine.
Una volta arrivata al fegato, la bilirubina libera viene
coniugata a formare bilirubina diglucuronata. Questa,
idrosolubile, viene espulsa tramite la bile. Successivamente
giunge all’intestino, dove i batteri della flora intestinale
mutano i pigmenti biliari in stercobilina ed urobilinogeno.
Nel cane l’eccesso di bilirubina può derivare da problemi
epatici quali disfunzioni del fegato, ostruzioni delle vie
biliari o una rottura dei dotti biliari. In situazioni normali
nel cane la bilirubina ha una concentrazione di 7 micromol/l.
Quando tale valore eccede si presenta l’ittero, colorazione
giallastra che compare rapidamente sulla sclera, per poi
espandersi a livello delle mucose. Continue reading

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Ittero nei gatti, cause e sintomi principali che lo comportano

Come riconoscere l’ittero nei gatti

Ittero-nei-gatti,-cause-e-sintomi-principali-che-lo-comportano

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Anche gli animali domestici, in particolare i gatti, possono soffrire di ittero. Un disturbo l’ittero non facile da riconoscere negli uomini e ancora di più nei gatti, anche perchè esso non è una malattia vera e propria, ma semplicemente un segno clinico di qualche patologia specifica, che ovviamente deve essere individuata con precisione ed attenzione. Si parla di ittero indicando una colorazione gialla che colpisce siero e tessuti, dovuta ad una quantità eccessiva di bilirubina in circolo. Generalmente il fegato riesce ad espellere la bilirubina in eccesso nel sangue, ma se compare una situazione di ittero significa che si è in presenza di una costante produzione di bilirubina
(iperbilirubinemia) o di una grave alterazione nel meccanismo di escrezione della bile (iperbilirubinemia e colestasi). La bilirubina rappresenta il prodotto derivante dalla degradazione dei globuli rossi e viene trasportata legata
all’albumina fin nell’ambiente epatico. Per quanto riguarda l’ittero nel gatto, esso viene suddiviso in base alle cause che lo comportano: quelle pre epatiche con anemia, aumento delle proteine, alterazione delle transaminasi, fegato e
milza aumentati di volume; quelle epatiche e post epatiche con anemia lieve o assente, diminuzione delle proteine, aumento notevole delle transaminasi, fegato ridotto. Continue reading

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Ipertensione portale: cause e sintomi

Ipertensione portale: i principali fattori eziologici

Diversi fattori eziologici possono determinare il quadro clinico dell’ipertensione portale, una condizione da ascrivere all’aumento delle resistenze al flusso ematico della vena porta, in questo caso si registra quindi un incremento della pressione nel sistema venoso portale sopra i valori considerati normali, si riscontrano valori superiori ai 6 mmHg. Le cause di questa malattia vengono classificate in base alla loro sede in: pre-epatiche, intraepatiche e post-epatiche; rientrano nelle eziologie pre-epatiche condizioni quali una trombosi ostruttiva della vena porta, la stenosi portale, casi di splenomegalia; tra le principali cause con localizzazione intra-epatica ci sono casi di cirrosi epatica; invece tra i fattori con sede post-epatica bisogna segnalare condizioni patologiche quali: ostruzioni delle vene epatiche, insufficienza cardiaca destra, pericardite. L’ipertensione portale può rimanere anche priva di una spiegazione, in tal caso quando non si risale alla causa che ha scatenato la patologia si parla di ipertensione portale idiopatica. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina alta cause: quali sono.

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Ittero gravidico cause: epatopatie

Ittero gravidico quando si manifesta

Le donne possono essere interessate da un significativo incremento della bilirubina ematica in tal caso si parla di ittero gravidico per cui la pelle e le sclere oculari assumono un caratteristico colore giallognolo, inoltre la bilirubina si accumula nella cistifellea. Questa condizione si viene ad evidenziare in seguito all’insorgenza di particolari condizioni tra cui episodi di epatopatie oppure casi di ipersensibilità delle vie biliari come risposta all’incremento dei livelli ormonali nel sangue. L’ittero in gravidanza è di solito causato dall’insorgenza della colestasi intraepatica che si viene ad evidenziare nel corso della gravidanza come conseguenza di una maggiore sensibilità nei confronti degli estrogeni che nel corso dell’epoca gestazionale risentono un innalzamento dei livelli. La colestasi gravidica intraepatica in genere si viene a palesare durante la seconda metà della gravidanza accompagnandosi ad un tipico quadro clinico caratterizzato dall’insorgenza dell’itterizia e da un intenso prurito. Dopo il parto la colestasi intraepatica scompare spontaneamente ma può ripresentarsi nelle gravidanze successive, per scongiurare il rischio di nascita prematura ed eventuali anomalie nello sviluppo è importante intraprendere prontamente un adeguato trattamento. Maggiori informazioni si trovano su Ittero neonatale fototerapia. Continue reading

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Fegato ingrossato: le possibili cause

Fegato ingrossato: quando si evidenzia l’epatomegalia

Dal momento che il soggetto che presenta il fegato ingrossato, ossia una condizione di epatomegalia, non avverte in genere alcun sintomo per risalire a questa alterazione è necessario eseguire uno specifico esame clinico, a partire da delle semplici manovre palpatorie da associare ad un accertamento più approfondito che richiede l’esecuzione di un’ecografia, sono poi utili anche vari esami ematici. Anche se tale condizione  risulta  spesso asintomatica, talvolta il fegato ingrossato se va incontro ad un aumento rapido e voluminoso può scatenare nel soggetto un dolore addominale che si estende nella zona superiore destra, in questo caso la sintomatologia si aggrava durante la palpazione. In alcuni casi poi il soggetto con il fegato ingrossato può essere interessato anche dall’itterizia e quindi può presentare una colorazione giallognola della cute e delle sclere oculari. Diverse patologie possono determinare epatomegalia, e tra le malattie del fegato che con maggiore incidenza provocano l’aumento del volume dell’organo ci sono:  il diabete di tipo II; l’obesità; la cirrosi; diverse forme di epatite di origine virale (A, B, C, D, E); la mononucleosi; emopatie; linfomi; malattie biliari; insufficienza cardiaca. Maggiori informazioni su Malattie autoimmuni del fegato: patogenesi ed eziologia. Continue reading

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Colestasi quadro clinico e cause

Colestasi: sintomi e cause

Diverse patologie possono causare delle alterazioni che compromettono il regolare flusso della bile verso il duodeno determinando lo sviluppo di una condizione di colestasi intraepatica, qualora l’ostruzione biliare avviene all’interno del fegato, oppure della colestasi extraepatica in questo caso invece l’occlusione avviene all’esterno dell’organo. La presenza della colestasi implica degli effetti fisiopatologici in quanto si manifesta una disfunzione che determina la concentrazione nella circolazione di bilirubina, sali biliari e lipidi in quanto non vengono espulsi in maniera regolare dal momento che questi componenti non sono in grado di raggiungere l’intestino. In particolare a causa del reflusso di bilirubina si viene a registrare una condizione di iperbilirubinemia che determina l’insorgenza di un quadro clinico caratterizzato da: itterizia, urine con deposito di pigmenti biliari coniugati, feci acromiche. A questi sintomi dovuti agli alti livelli di bilirubina si associano dei sintomi generici di tipo sistemico quali: dolore addominale, vomito, febbre, prurito causato dagli elevati livelli di sali biliari. Maggiori informazioni si trovano su Bilirubina alta cause a livello epatico. Continue reading

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Transaminasi: valori anomali e cause

Transaminasi valori alti

Valori alti di transaminasi indicano diverse disfunzioni e malattie del fegato, in particolare l’elevazione  duratura per almeno sei mesi segnala la presenza di un’epatopatia cronica. Il compito delle transaminasi è quella di indirizzare le reazioni di trasferimento di un gruppo amminico da un aminoacido ad un chetoacido: attraverso questo processo avvengono i fenomeni di interconversione degli amminoacidi. All’interno del flusso sanguigno si trovano due diverse forme di transaminasi: l’aspartato aminotransferasi (AST) o glutammico-ossalacetico transaminasi (GOT) e l’alaninoaminotransferasi (ALT) o glutammico-piruvico transaminasi (GPT). Le transaminasi sono presenti in diversi distretti del corpo, ma sono più numerosi in particolare nel fegato e nel muscolo scheletrico striato. Nel caso in cui le cellule epatiche oppure quelle dei muscoli subiscano danni o lesioni le transaminasi escono dalla sede e si riversano nel sangue causando un’elevata concentrazione di transaminasi. Quando si evidenziano dei valori di transaminasi alta l’anomalia è da ricondurre a: danni al fegato oppure alle vie biliari; lesioni a livello muscolare; problemi che interessano il pancreas; danni a livello cardiaco. Per maggiori informazioni si rimanda alla Esami del sangue Gamma GT, CPK e creatinina: cosa indicano. Continue reading

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Ferritina alta nel sangue: le principali cause

Ferritina alta nel sangue

La ferritina alta nel sangue non viene segnalata da alcun sintomo, quindi per giungere a tale diagnosi bisogna affidarsi alle specifiche analisi del sangue che permettono di evidenziare questa condizione di anomalia dovuta ad un eccessivo livello di ferro presente nel flusso sanguigno. La ferritina è una proteina che ha il compito di conservare il ferro all’interno dell’organismo, e si riversa principalmente nelle cellule di fegato, milza, midollo osseo, muscoli scheletrici ed in piccole quantità si trova anche nel circolo sanguigno. In condizioni normali nelle donne i valori di questa proteina si attestano in un range compreso nei 20-120 nanogrammi/mL, mentre negli uomi i valori di riferimento normali misurano 20-200 nanogrammi/mL, se si riscontrano dei livelli più alti di ferritina rispetto a tali soglie si parla di iperferritinemia. In genere quando un soggetto evidenzia dei valori alti di ferritina nel sangue, allora questo segnala che nell’organismo è in corso un processo infiammatorio da ascrivere alla presenza di: infezioni, alterazioni metaboliche, malattie infiammatorie, neoplasie. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Come leggere gli esami del sangue: le nozioni chiave. Continue reading

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Bilirubina diretta alta: le possibili eziologie dell’alterazione

Bilirubina diretta alta: quali condizioni la determinano

In presenza di iperbilirubinemia la condizione può dipendere dalla misurazione di bilirubina diretta alta o da un aumento dei valori della bilirubina indiretta. Per abbassare i valori della bilirubina alta bisogna intervenire direttamente sul fattore scatenante che determina questa anomalia, così se l’iperbilirubinemia è determinata da una particolare patologia bisogna seguire una specifica terapia che ha come obiettivo quello di curare il disturbo di cui la bilirubina alta è solo un sintomo. Talvolta però alla base di un aumento della concentrazione di questo pigmento biliare, prodotto come scarto del processo di degradazione dei globuli rossi, vi possono essere anche delle condizioni non patologiche  legate alla pratica di un’intensa attività fisica che può debilitare l’organismo; anche un forte stress fisico o emotivo può causare un aumento della bilirubina; inoltre l’iperbilirubinemia può essere influenzata da un eccessivo consumo di alcol e da un regime alimentare scorretto caratterizzato da un abuso di: grassi, fritti, zuccheri, carne rossa, formaggi stagionati. Ulteriori notizie si trovano su Valori bilirubina alti: sintomi e condizioni patologiche.

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