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Bilirubina diretta alta cosa comporta

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Bilirubina diretta alta

L’esame della bilirubemia permette di misurare la concentrazione di questo pigmento biliare nel circolo del sangue. Quando si evidenzia una concentrazione di bilirubina diretta alta allora questa componente biliare è stata processata  nel fegato dove si combina con l’acido glucoronico, attraverso questo legame la bilirubina acquisisce la forma idrosolubile in questo modo può sciogliersi in acqua ed essere poi espulsa con maggiore facilità dall’organismo. La bilirubina coniugata o diretta quando arriva nel colon attraverso la bile trova le condizioni per essere trasformata nella frazione indiretta ed a questo punto può essere espulsa dall’organismo. Quando un soggetto evidenzia con una certa costanza dei valori più alti di bilirubina diretta  rispetto al range dei livelli considerati normali allora ha sviluppato delle patologie da ricondurre principalmente a problemi a livello epatico, oppure da ricondurre ad un’eccessiva emolisi dei globuli rossi: il processo di distruzione dei globuli rossi avviene in maniera più rapida rispetti alla regolare attività eritrocita. Ulteriori notizie si trovano su Bilirubina alta cause a livello epatico.

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Bilirubina diretta bassa da cosa dipende

Bilirubina diretta bassa: le cause

Quando dall’esame del sangue si regista un livello di bilirubina diretta bassa risulta inferiore al tasso  di 0-0,2 milligrammi per decilitro di sangue, che rappresenta il valore normale di bilirubina diretta, ossia già trasformata dal fegato, che giunge poi nell’intestino, dove viene eliminata attraverso la flora batterica dove viene convertita in composti da eliminare con le feci, ed attraverso i reni insieme all’urina. È importante misurare almeno una volta all’anno i livelli di bilirubina nel sangue per verificare il grado di salute dell’organismo ed il suo stesso funzionamento: il soggetto si potrà così sottoporre allo specifico test di laboratorio che si chiama bilirubinemia, attraverso il quale si  individuano i livelli di bilirubina, evidenziano le eventuali anomalie che portano a dei livelli troppo elevati o inferiori, risalendo alle cause che determinano tali valori. Il medico prescrive il test della bilirubina insieme ad altri esami che permettono di testare la funzionalità epatica come ad esempio l’esame della fosfatasi alcalina e della transaminasi AST e ALT, normalmente questa serie di analisi viene suggerita a particolari categorie di soggetti: ai pazienti in cui si sospetta esposizione il virus dell’epatite; a chi evidenzia sintomi da poter attribuire ad eventuali danni a livello; ai pazienti con un  passato da alcolisti. Altre notizie su Bilirubina alta: definizione e diagnosi.

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Bilirubina diretta alta: da cosa dipende

Bilirubina diretta alta: quando si evidenzia

Quando la misurazione della bilirubina diretta risulta alta ciò può dipendere da diversi fattori: in alcuni casi l’innalzamento del tasso di questa sostanza è da correlare alla presenza di una patologia epatica, a volte invece può dipendere da un’anemia, o anche dall’uso di alcune famiglie di sedativi come ad esempio i barbiturici. Si possono monitorare i livelli della bilirubina attraverso una semplice analisi del sangue, in alcuni casi dei livelli di poco sopra al tasso di normalità possono dipendere da delle condizioni passeggere quali: casi di digiuno, un’eccessiva attività fisica, periodi di forte stress, assunzione di alcol, stadi febbrili, presenza di infezioni. L’aumento della bilirubina plasmatica è una condizione che si verifica comunemente anche nei neonati subito dopo la nascita: nei primi giorni dopo il parto si verifica l’ittero neonatale, in quanto il nascituro nel corso del suo soggiorno intrauterino presenta un numero maggiori di globuli rossi non necessari dopo il parto. Nei casi più preoccupanti l’innalzamento della bilirubina diretta è il campanello d’allarme che segnala la presenza di diverse patologie quali: varie forme di ittero; anemie; cirrosi; diversi tipi di epatite; accumulo di bile nel fegato; calcoli alla cistifellea; si possono anche manifestare colestasi dovute all’alterazione del flusso biliare; talvolta si evidenzia un’ostruzione delle vie biliari extraepatiche causata di solito dalla presenza di calcoli alla colecisti o colecistiti. Ulteriori informazioni su Bilirubina diretta: le cause dell’iperbilirubinemia. Continue reading

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Bilirubina diretta: le cause dell’iperbilirubinemia

Bilirubina diretta valori

Il pigmento presente nella bile dell’uomo, prodotto a livello epatico dal sangue attraverso il processo di distruzione dell’emoglobina che si trova nei globuli rossi demoliti al termine del loro ciclo di vita che ha una durata di 120 giorni, è detto bilirubina diretta quando è formato dal fegato. Si evidenziano dei livelli elevati di bilirubina quando il fegato non lavora in maniera corretta a causa di diverse malattie oppure quando vengono distrutti globuli rossi in eccesso: queste condizioni provocano il blocco o la scarsa produzione di bilirubina causando il suo accumulo nel sangue e nei tessuti, si determina così la formazione dell’ittero che si evidenzia con la colorazione giallastra della pelle. Generalmente i valori normali inferiori si attestano tra i livelli di 0.2mg/100ml, quando si riscontrano dei valori superiori allora l’iperbilirubinemia segnala la presenza di determinate patologie quali: cirrosi epatica, epatite tossica, neoplasie epatiche, toxoplasmosi, non vanno trascurate forme gravi di infezioni. In particolare la bilirubina diretta aumenta come conseguenza dell’ittero ostruttivo, un fenomeno di tipo postepatico, inoltre l’iperbilirubinemia può essere determinata da un’insufficiente escrezione nelle vie biliari anche se con maggiore frequenza si registrano episodi di stasi biliare di origine intraepatica o extraepatica. Altre informazioni su Bilirubina alta cause: quali sono. Continue reading

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