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Tag Archives: Bilirubina alta

Cirrosi epatica e livelli alterati di bilirubina

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Cirrosi epatica e bilirubina alta

Cirrosi-epatica-e-livelli-alterati-di-bilirubina

Cirrosi-epatica-e-livelli-alterati-di-bilirubina

La cirrosi epatica é la patologia che ricalca lo stadio
terminale e più grave della compromissione generale di tutto
il fegato, che va a morire sia anatomicamente che
funzionalmente. La cirrosi epatica è una malattia gravissima,
fra le più mortali del mondo in quanto priva l’organismo di
uno dei suoi organi essenziali e appunto vitali. Uno dei
campanelli d’allarme che, in date condizioni e stili di vita,
possono far sospettare di essere in presenza di cirrosi
epatica, riguarda eventuali alterazioni in eccesso dei valori
di bilirubina nel sangue. Essa è un pigmento di colore
giallo-rossastro, contenuto nella bile e derivante dal
catabolismo dell’emoglobina. Di solito in situazioni di abuso
alcolico o di epatiti croniche la bilirubina tende ad
aumentare eccessivamente, evidenziando un probabile
problema di cirrosi epatica. Purtroppo questa malattia non
manifesta sintomi, fin quando la compromissione del fegato
arriva al massimo sopportabile dal corpo umano. Continue reading

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Leptospirosi nell’essere umano, sintomi e trattamento

Leptospirosi nell’uomo, caratteristiche principali

Leptospirosi-nell'essere-umano-sintomi-e-trattamento

Leptospirosi-nell’essere-umano-sintomi-e-trattamento

La leptospirosi è una malattia famosa per il suo
collegamento diretto con i topi; proprio da essi infatti essa è
diffusa. La leptospirosi è un’infezione, dalle manifestazioni
anche molto violente, curabile obbligatoriamente tramite
terapia antibiotica. I topi diffondono la leptospirosi in
quanto ospitano le leptospire nel proprio organismo, nello
specifico a renale, eliminandole in abbondanza mediante le
urine infettando così terreni ed acque già torbide. Come i
topi anche animali domestici come cani e gatti possono
diffonderla pur non manifestandone alcun sintomo. Esistono
vari tipi di leptospira, ma l’infezione da animale ad uomo
avviene più o meno sempre nel medesimo modo: il batterio
viene trasmesso dall’urina dell’animale che può infettare
eventuali lesioni presenti su cute, bocca e naso.
Fortunatamente per tutti oggigiorno la leptospirosi può
essere accuratamente debellata con l’uso di disinfettanti
chimici, con il calore e con l’essicamento, suoi acerrimi
nemici proliferando essa soprattutto nei climi più umidi. Continue reading

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Cane e bilirubina alta motivi e cure

Cane con bilirubina lata cause e rimedi

Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

Cane-e-bilirubina-alta-motivi-e-cure

La bilirubina è un valore presente anche nel cane e, come
nell’uomo, anche nel cane stesso può accumularsi in quantità
eccessive. La bilirubina, anche nel cane, è un pigmento
biliare generato dal catabolismo dell’emoblogina, della
mioglobina e di enzimi. I cosiddetti macrofagi del fegato,
della milza e del midollo osseo catturano i globuli rossi
ormai vecchi o aventi caratteristiche anomale trasformando
così l’emoglobina in bilirubina. La bilirubina viene poi
trasportata nel plasma fino al fegato grazie alle albumine.
Una volta arrivata al fegato, la bilirubina libera viene
coniugata a formare bilirubina diglucuronata. Questa,
idrosolubile, viene espulsa tramite la bile. Successivamente
giunge all’intestino, dove i batteri della flora intestinale
mutano i pigmenti biliari in stercobilina ed urobilinogeno.
Nel cane l’eccesso di bilirubina può derivare da problemi
epatici quali disfunzioni del fegato, ostruzioni delle vie
biliari o una rottura dei dotti biliari. In situazioni normali
nel cane la bilirubina ha una concentrazione di 7 micromol/l.
Quando tale valore eccede si presenta l’ittero, colorazione
giallastra che compare rapidamente sulla sclera, per poi
espandersi a livello delle mucose. Continue reading

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Sindrome di Crigler-Najjar e livelli di bilirubina

Caratteristiche della sindrome di Crigler-Najjar

Sindrome-di-Crigler-Najjar-ed-ittero

Sindrome-di-Crigler-Najjar-e-livelli-di-bilirubina

La sindrome di Crigler-Najjar è una malattia rara, di tipo ereditario, precisamente a trasmissione autosomica recessiva. Tale sindrome è caratterizzata dal fatto comporta il cosiddetto ittero o pelle gialla. Nella
sindrome di Crigler-Najjar l’ittero si manifesta a causa di un eccessivo accumularsi di bilirubina, il pigmento prodotto in quantità normali in un organismo sano. L’eccessiva quantità di bilirubina che viene prodotta a causa della sindrome di Crigler-Najjar dipende dalla mancanza di una proteina epatica, l’enzima chiamato Uridindifosfo-glicuroniltransferasi, il quale in situazioni standard sintetizza la bilirubina rendendola eliminabile con la bile attraverso l’intestino. La sindrome di Crigler-Najjar si manifesta in due varianti: una vede il deficit totale di suddetto enzima (sindrome di Crigler- Najjari di tipo 1) con livelli altissimi di bilirubina; l’altra variante comporta un
deficit parziale (sindrome di Crigler-Najjar di tipo 2) con bilirubina inferiore a 20 mg/dl. Perciò chi soffre di questa patologia presenta essenzialmente squilibri di bilirubina ma nessun altro problema fisico. Comunque però essi oltre a dare disturbi minori, possono divenire tossici per il Sistema Nervoso Centrale, in quanto dannosi per la salute dei neuroni (le cellule del cervello). Continue reading

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Bilirubina alta ostruzioni del dotto biliare

Bilirubina alta ostruzioni del dotto biliare

La condizione di bilirubina alta può essere causata anche da eventuali ostruzioni del dotto biliare, in questo caso dai valori del sangue si evidenzia un incremento sia della frazione diretta che di quella indiretta. Attraverso le analisi ematiche è infatti possibile misurare sia la forma di bilirubina indiretta o non-coniugata, che costituisce la quota del pigmento biliare che non ha ancora subito le trasformazioni a livello epatico, sia la forma coniugata o diretta, che invece ha subito le trasformazioni attivate dal fegato. Nello specifico è possibile risalire all’incremento  di una delle due quote bilirubina attraverso lo specifico esame della bilirubina frazionata: partendo dai valori della bilirubina totale si può sottrarre la frazione diretta e quella indiretta. L’eccesso di questo pigmento biliare nel sangue può essere provocato da problemi di origine extraepatica che nella maggior parte dei casi riportano alla presenza di ostruzioni del dotto biliare. Ulteriori informazioni si trovano su Colangite eziologia e diagnosi.

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Bilirubina alta ematoma: una possibile causa

Bilirubina alta ematoma

Tra le diverse cause che possono determinare valori ematici di bilirubina alta oltre alle condizioni patologiche che interessano principalmente il fegato e la regione epatica in generale, ci può essere anche la formazione di un ematoma, o livido: quando il sangue si concentra in una zona della pelle questo può comportare come conseguenza la comparsa dell’itterizia. Di fatto in presenza di elevati livelli di bilirubina dovuti anche a traumi che causano lividi si evidenzia l’ittero, per cui la parte bianca delle sclere degli occhi diventano gialli ed anche la pelle diventa giallognola. Trattandosi di una situazione che in genere tende a risolversi in modo spontaneo nel tempo, il paziente di solito non deve adottare nessun trattamento specifico, anche se è opportuno che si riposasi e che si idrati in modo adeguato, anche se per una maggiore tranquillità è opportuno rivolgersi al proprio medico curante per un consulto. Per maggiori informazioni si rimanda ala lettura dell’articolo Bilirubinemia totale farmaci: l’influenza.

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Bilirubina alta nella cirrosi: quadro clinico

Bilirubina alta nella cirrosi

In caso di bilirubina alta bisogna risalire all’eziologia dell’anomalia che spesso è connessa con diversi disturbi di tipo epatico che determinano un’occlusione dei dotti biliari, come ad esempio nella cirrosi che causa il progressivo deterioramento del fegato una condizione aggravata dalla presenza di lesioni croniche. La cirrosi epatica si caratterizza per l’insorgenza di tessuto cicatriziale che va a sostituire il tessuto sano, provocando il blocco del flusso ematico verso il fegato che non è poi in grado di smaltire correttamente la bilirubina. Le cicatrici prodotte del decorso della patologia determinano anche delle disfunzioni a livello epatico in quanto il fegato non è più in grado di assolvere ai suoi compiti di difesa contro infezioni, batteri e tossine dal sangue; viene meno anche la sintesi di proteine che prendono parte al processo di coagulazione del sangue; il fegato del soggetto affetto da cirrosi non è poi in grado di produrre la bile. Maggiori informazioni si trovano su Malattie del fegato: sintomi e diagnosi.

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Calcolosi della colecisti bilirubina alta

Calcolosi della colecisti bilirubina alta da cosa dipendono

La calcolosi della colecisti può essere causata da valori di bilirubina alta, in questo caso si parla di calcoli di bilirubina: la condizione di iperbilirubinemia, che può determinare la formazione di calcoli, può verificarsi in quei soggetti che soffrono di malattie a livello emolitico a cui si associa un’eccessiva distruzione di globuli rossi che a sua volta provoca un sopradosaggio di bilirubina; in alcuni pazienti i calcoli di bilirubina possono verificarsi in caso di cirrosi epatica. Dal momento che questi calcoli di bilirubina, come del resto quelli di colesterolo, sono radiotrasparenti quindi possono essere diagnosticati tramite un approfondito esame radiologico in decubito supino e eretto in quanto i calcoli di bilirubina si depositano sul fondo della colecisti; un altro esame diagnostico utilizzato per identificare la calcolosi è la tomografia computerizzata, attraverso questa metodica è inoltre possibile distinguere i tipi di calcoli che si formano nella cistifellea. In alcuni casi la calcolosi della colecisti evidenzia la presenza di calcoli di bilirubina nel dotto coledoco, talvolta si riscontrano invece calcoli calcificati in seguito a processi infiammatori. Per maggiori in formazioni si rimanda all’articolo Bilirubina alta cause a livello epatico.

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Bilirubina alta sintomi: l’utilità di una dieta salubre

Bilirubina alta sintomi: la dieta da seguire

Negli adulti quando si evidenzia la bilirubina alta si palesano dei sintomi legati all’insorgenza dell’ittero quali: sclere degli occhi gialli, incarnato giallo, sensazione di prurito che si estende a tutto il corpo, urine scure, feci chiare. Questo quadro clinico dipende da diverse condizioni mediche quindi per favorire la guarigione è necessario intervenire prima di tutto sulla condizione patologica che determina l’itterizia, bisogna quindi seguire un trattamento specifico da associare poi ad un regime alimentare equilibrato e sano. Quando si riscontra un aumento della soglia di bilirubina nel sangue a causa di problemi epatici è necessario eliminare dalla tavola gli alimenti particolarmente grassi, vanno banditi i fritti, è necessario poi evitare le carni grasse, i crostacei, i frutti di mare, i cibi piccanti, le spezie, la maionese, il burro, la panna, la cioccolata, i dolci. Bisogna, inoltre, evitare di consumare  le bevande gassate, il caffè, il tè, l’alcol. Questa serie di alimenti infatti influenzano i processi metabolici del fegato e quindi possono aggravare il quadro clinico del soggetto, si consiglia invece di assumere regolarmente pesce, carne bianca e magra, frutta e verdura fresca in quanto ricche di vitamine e minerali. Per approfondimenti si rimanda all’articolo Bilirubina diretta alta cosa comporta.

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Bilirubina alta cause: l’insorgenza dell’epatite

Bilirubina alta cause da imputare ai diversi tipi di epatite

Negli adulti quando si riscontrano livelli di bilirubina alta si può risalire alle cause attraverso un iter diagnostico che prevede delle analisi più approfondite e specifiche, anche se in genere l’eziologia più comune da imputare ai casi di iperbilirubinemia è l’epatite. Tra le patologie a livello epatico che si evidenziano con la manifestazione dell’innalzamento dei valori di bilirubina totale bisogna citare l’epatite che si evidenzia quando il fegato viene interessato da un acuto processo di infiammazione, a seconda delle cause che scatenano il problema e della loro pericolosità si vengono a distinguere 5 tipi di epatite quali: A, B, C, D, E. L’epatite A e l’epatite E vengono contagiate per via oro-fecale, mentre le altre forme si trasmettono attraverso il contatto diretto con secrezioni liquide quali sangue o saliva o mediante rapporti sessuali non protetti con soggetti infetti. Le forme di epatite virale definite ad evoluzione rapida, quando sono di natura benigna tendono a risolversi presto, mentre le forme più gravi si caratterizzano per un decorso più lungo che può durare anche dei mesi. L’epatite si caratterizza per diversi sintomi tra i quali si evidenziano: febbre, problemi a livello intestinale, malessere generale, tensione addominale, insorgenza di ittero da ascrivere all’iperbilirubinemia. Ulteriori notizie si trovano sull’articolo Bilirubina alta cause a livello epatico. Continue reading

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