Sindrome di Rotor come si manifesta

Bilirubina alta
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Sindrome di Rotor come si manifesta

Tra le condizioni che possono determinare l’aumento della bilirubina ci sono alcune patologie di carattere ereditario come la sindrome di Rotor che è una rara malattia che causa delle anomalie nel metabolismo della bilirubina. Questa malattia epatica ereditaria caratterizzata da iperbilirubinemia cronica prevalentemente coniugata e non emolitica viene trasmessa come carattere autosomico recessivo, e tra le manifestazioni più tipiche della patologia bisogna segnalare l’ittero ricorrente lieve o moderato, senza prurito, il soggetto può talvolta lamentare coliche addominali e febbre di lieve entità. Attualmente non è nota la base genetica della malattia per cui il quadro clinico e biochimico non sono specifici, in tal caso risulta difficile identificare la condizione patologica per cui la diagnosi viene posta per esclusione a partire però da delle anomalie caratteristiche quali: alti livelli della bilirubina totale a livello ematico, concentrazioni relative e assolute delle coproporfirine urinarie 1 elevate.

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Diagnosi differenziale con la sindrome di Dubin-Johnson

sindrome di Rotor

sindrome di Rotor

La sindrome di Rotor può essere sospettata in quei soggetti che presentano iperbilirubinemia coniugata, l’esame della ritenzione dei coloranti colefilici indica che questa malattia è da ascrivere ad un deficit del fegato di accumulare la bilirubina coniugata e gli altri anioni colefilici organici. È spesso obbligatorio eseguire una diagnosi differenziale tra la sindrome di Dubin-Johnson e quella di Rotor: le due patologie possono essere differenziate attraverso il dosaggio delle coproporfirine urinarie, nella SDJ i livelli di coproporfirine totali sono normali, è utile anche l’istologia epatica da cui si rileva nel caso di sindrome di Dubin-Johnson una pigmentazione nera-marroncina del fegato; attraverso poi la colescintigrafia 99mTc-HIDA si può osservare una secrezione renale significativa tipica della sindrome di Rotor, sono d’ausilio a livello diagnostico anche le analisi molecolari per una discriminazione tra le due patologie, in particolare si registrano delle mutazioni del gene ABCC2 nei pazienti affetti dalla sindrome di Dubin-Johnson che facilitano l’identificazione del quadro clinico patologico. Trattandosi di malattia benigna la RT non richiede un trattamento specifico, anche se si raccomanda uno stile di vita sano e vanno evitati l’alcol e i farmaci epatotossici, la prognosi è buona in assenza di una malattia epatica cronica concomitante.

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