Rene policistico
In ambito medico si parla di rene policistico o malattia policistica autosomica dominante quando il soggetto viene colpito da una forma di nefropatia genetica che si evidenzia con la formazione di cisti che si possono presentare sulla superficie di entrambi i reni. La patologia può destare maggiori preoccupazioni quando le cisti diventano più numerose oppure quando le loro dimensioni si fanno particolarmente voluminose, in questo caso infatti l’aumento di volume delle cisti tende a comprimere il tessuto renale potendo determinare addirittura la sua perdita di funzionalità. Si tratta di una delle patologie genetiche più comuni che viene a palesarsi come conseguenza diretta della mutazione del gene PKD1 (cromosoma 16), talvolta invece l’insorgenza del rene policistico è da ascrivere alle alterazioni del gene PKD2 (cromosoma 4); accanto alla forma dominante viene distinta anche una forma recessiva del rene policistico che rappresenta la tipologia più rara ma anche la più aggressiva. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Calcolosi della colecisti bilirubina alta.
La sintomatologia
I soggetti colpiti dal quadro clinico del rene policistico autosomico dominante oltre a presentare la comparsa di cisti sui reni evidenziano anche una serie di disturbi di carattere generale. Di fatto la caratteristica distintiva della patologia è rappresentata dalla comparsa di cavità che al loro interno contengono una sostanza liquida, ciò determina l’ingrossamento del rene e delle disfunzioni relative alla capacità di filtraggio dell’organo a questi sintomi si aggiungono altri disturbi connessi con la diffusione delle cisti sulla superficie di altri organi quali il fegato, il pancreas ed il sistema cardiovascolare; in alcuni casi si registrano anche delle anomalie extrarenali associate alla condizione del rene policistico come ad esempio la diverticolosi del colon ed il prolasso della valvola mitrale. Ulteriori notizie si trovano su Patologie epatiche prurito: da cosa dipende.