Il legame tra cancro e bilirubina
Spesso nei casi di cancro si palesano livelli decisamente elevati di bilirubina: è noto che la bile viene raccolta nella colecisti, dalla quale viene messa in circolo al fine di facilitare i processi digestivi tramite soprattutto l’emulsione dei grassi. La bilirubina è il valore collegato proprio a tale sostanza, esso è molto importante, ma non deve essere troppo elevato nel sangue, soprattutto in pazienti affetti da cancro. Quando la concentrazione di bilirubina nel sangue è in quota troppo elevata si può innescare un processo d’intossicazione spesso fatale per il malato di cancro.
Cancro ed effetti per valori elevati di bilirubina
Gli effetti in stati di cancro dovuti a valori elevati di bilirubinemia sono duplici: o si genera un’ostruzione delle vie biliari extraepatiche dovute a compressione o si sviluppa un ristagno all’interno del fegato dunque intraepatico a causa di masse tumorali nel parenchima epatico. Inizialmente è bene individuare quale sia la condizione da dover affrontare in ogni caso di cancro specifico, successivamente è necessario realizzare un’endoprotesi che possa dilatare le vie biliari compresse e favorire il deflusso della bile nel duodeno, andando così ad abbassare i livelli in eccesso di bilirubina. In alternativa occorre attuare una terapia che riduca l’edema tipico delle masse di cancro all’interno del fegato ed una che sia prettamente antitumorale per riuscire a detendere le vie biliari, con lo stesso risultato di decremento della bilirubinemia. La diminuzione della bilirubina nel sangue è fondamentale nei casi di cancro, perchè suoi valori troppo alti non permettono di poter avviare un trattamento chemioterapico specifico, essendovi un maggiore rischio di reazioni intossicanti. Quindi la strada primaria da percorrere con un cancro è quella disintossicante allo scopo di riportare il parametro bilirubina il più possibile nella norma. Uno dei mezzi spesso utilizzati per trattare casi di cancro che presentano anche questa problematica è l’ipertermia: l’uso del calore comporta delle modifiche positive all’assetto cellulare compromesso dal cancro ovviamente se abbinato ad altre terapia più tradizionali quali chirurgia, chemioterapia e radioterapia.