Metabolismo della bilirubina: caratteristiche e funzionamento

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Come avviene il metabolismo della bilirubina

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Il metabolismo della bilirubina è necessario essendo la stessa un prodotto di rifiuto, derivante da un altro processo metabolico: il catabolismo dell’emoglobina (ossia la proteina presente nei globuli rossi atta al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti dell’organismo). In una giornata tipo, il metabolismo della bilirubina è molto attivo. Un soggetto normale ne arriva a produrre circa 200-250 mg; essendo il metabolismo della bilirubina fautore di un prodotto di scarto, è necessario allontanare tale produzione dall’organismo. Come suddetto il metabolismo della bilirubina avviene successivamente al catabolismo dell’emoglobina, che a sua volta origina dalla distruzione dei globuli rossi vecchi o danneggiati. Il metabolismo della bilirubina quindi dà vita alla cosiddetta bilirubina libera, non coniugata o indiretta. Essendo fortemente liposolubile, dopo il metabolismo della bilirubina, essa viene trasportata dall’albumina, con un legame definito debole e viene filtrata dai reni, non comparendo quindi nelle urine.

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Dettagli del metabolismo della bilirubina

Il metabolismo della bilirubina ha luogo in sede epatica. Le cellule del fegato infatti la isolano e la inglobano trasporto attivo attraverso la membrana plasmatica, impedendone il ricircolo nel sangue mediante il legame ad una proteina, detta ligandina. Il metabolismo della bilirubina procede con la sua coniugazione a due molecole di acido glicuronico, reazione che si palesa nel reticolo endoplasmatico di ogni cellula epatica, mediata dall’enzima bilirubina-glicuroniltransferasi. Da tale coniugazione tipica del metabolismo della bilirubina si crea, in due step, una sostanza nota come bilirubina coniugata o diretta. Questa a differenza dell’indiretta è idrosolubile e dunque espulsa con la bile. Tramite il flusso biliare, a conclusione del metabolismo della bilirubina, essa raggiunge il duodeno e per la maggior parte escreta tramite feci. Solo una minima parte viene trasformata dai batteri dell’ileo e del colon in urobilinogeno. A sua volta l’urobilinogeno viene eliminato con le feci, sottoforma di pigmenti colorati, mentre una piccola percentuale viene riassorbita dal sangue e condotta al fegato, dove nuovamente viene escreto con la bile.

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