Ligandina: il ruolo della proteina epatica

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Ligandina come si attiva la proteina vettrice epatica

La proteina vettrice epatica ligandina è una frazione non albuminica il cui compito principale è quello di legare e di veicolare la bilirubina ed anche i corticoidi; di questa proteina epatica esistono due tipi: la ligandina Y e la lingandina Z. A livello renale la bilirubina indiretta che non è legata all’albumina non viene filtrata dai glomeruli, non si ritrova nelle urine,  invece la frazione coniugata o diretta non si coniuga con l’albumina, ma essendo idrosolubile passa il filtro glomerulare per cui non si riversa nelle urine. Nello specifico le cellule epatociti, presenti nel fegato, catturano la bilirubina indiretta dopo che si è dissociata dall’albumina, la assimilano per diffusione o trasporto attivo attraverso la membrana plasmatica, allo stesso tempo inibiscono il reflusso nel sangue attraverso il legame con la ligandina. Questa proteina epatica responsabile del trasporto della bilirubina può essere associata ad un deficit ereditario: in presenza di un difetto di tale proteina vettrice si manifesta con il quadro clinico della sindrome di Gilbert, ossia una condizione patologica congenita benigna ad andamento cronico, nello specifico l’iperbilirubinemia è relativa alla frazione indiretta che trova nella manifestazione del subittero scerale il sintomo più peculiare. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Bilirubina indiretta alta nella sindrome di Gilbert.

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Trattamento per il quadro clinico della sindrome di Gilbert

ligandina

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Chi è portatore della sindrome di Gilbert può ottenere una temporanea regressione dei valori alti della bilirubinemia indiretta attraverso l’uso di specifici farmaci induttori enzimatici, una classe che comprende presidi medici quali: la glutetimide, la clorciclizina, i barbiturici non ipnotici. Non si tratta però di una cura che determina la riduzione risolutiva dei valori della bilirubinemia ma è un approccio terapeutico comunque valido da correlare a sane abitudini alimentari tenendo a mente che in occasione di digiuni prolungati si possono favorire l’innalzamento dei valori; è necessario inoltre prestare particolare attenzione a tutti quei fattori che possono dererminare un eccessivo aumento della bilirubinemia. Ulteriori notizie si trovano su Valori bilirubina alti: sintomi e condizioni patologiche.

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