Infarto, previsione tramite i livelli di bilirubina

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Infarto prevederlo con i livelli di bilirubina

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La scoperta è sensazionale: è possibile prevedere l’infarto
tenendo sotto controllo i livelli sierici di bilirubina. Ecco
delinearsi dunque all’orizzonte un nuovo probabile marker
efficace per effettuare previsioni alquanto precise sul rischio
o meno di un infarto. Questa notizia importante è stata
provata tramite uno studio che ha preso in esame quasi
duecento soggetti già vittime di infarto e oltre
centocinquanta soggetti senza alcuna problematica cardiaca.
Il livello di bilirubina in chi ha avuto l’infarto si è rivelato
molto più basso rispetto ai soggetti sani: i primi
presentavano una bilirubina a 9 mcmol/l, mentre i secondi a
12 mcmol/l. Per infarto si intende la necrosi tissutale data da
ischemia, ovvero da gravi carenze di flusso ematico.
Generalmente l’infarto comporta dolore acuto ed improvviso
e si sviluppa per un’insufficiente irrorazione sanguigna al
cuore, data da per un’occlusione improvvisa delle arterie che
portano il sangue a tale organo. La causa più frequente
d’infarto è l’aterosclerosi, patologia a cui consegue la
parziale o totale chiusura delle arterie portando alla
formazione di emboli a volte anche mortali.

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Dettagli dello studio che collega infarto e bilirubina

Lo studio sopra citato ha suddiviso i soggetti in esame in
cinque gruppi a seconda del loro tasso di bilirubina: quelli
con valore più alto presentano un rischio di infarto minore
rispetto ai pazienti aventi livelli più bassi di bilirubina.
Questo perchè la bilirubina detiene un forte potere
protettivo nei confronti di fenomeni come l’infarto. Non a
caso tale sostanza è famosa per il suo carattere antiossidante
ed è maggiore nelle persone aventi una vita sana e regolare
soprattutto dal punto di vista alimentare. Ovviamente
parlando di livelli alti non si parla certo di ittero, ma di tassi
che preservano il benessere dell’organismo, proteggendolo
dall’infarto, patologia coronarica per eccellenza, spesso
anche mortale nelle sue forme più gravi.

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