Il livello dell’albumina
Per controllare la salute del soggetto a partire dal fegato, tra i parametri da prendere in considerazione e monitorare con una certa costanza bisogna valutare il livello dell’albumina, una proteina sintetizzata a livello epatico, che assolve a diversi compiti. Le funzioni svolte dall’albumina sono svariate a partire dall’equilibrio della pressione oncotica del plasma del sangue; questa proteina è in grado di legarsi agli ioni di calcio; inoltre è chiamata in causa nel trasporto della bilirubina non coniugata. Nello specifico le funzioni dell’albumina possono essere riassunte nella capacità di questa proteina di regolare il flusso ematico e di trasportare diverse sostanze negli organi del corpo quali: gli acidi grassi liberi, gli ormoni tiroidei, gli ormoni liposolubili. Sono considerati normali i livelli compresi in un range compreso dai 3,5 ai 5,0 g/dl, quando i valori di albumina sono superiori aumenta di conseguenza anche la pressione sanguigna, questo quadro clinico determina degli scompensi seri. Non deve poi essere trascurata la condizione opposta: una concentrazione troppo bassa segnala che i liquidi non vengono bloccati dall’albumina e si propagano negli spazi intercellulari causando la formazione di edemi oppure di ristagni. Maggiori informazioni su Esami del sangue funzionalità del fegato: valori di amilasi.
Valori anomali di albumina
La condizione di iperalbuminemia può essere causata da alcuni fattori fisiologici oppure da diverse patologie, rientrano nella prima tipologia fattori temporanei quali la disidratazione e la diarrea, in questo caso il corpo cerca di compensare le perdite di liquidi trattenendo quelli rimasti. In caso di un calo di questa proteina si evidenzia uno stato di ipoalbuminemia la cui eziologia è connessa a malattie quali: celiachia, neoplasie o malattie del fegato, cirrosi epatica, nefropatie, anoressia, ipertiroidismo. Anche nelle urine si possono riscontrare talvolta tracce di albumina che determinano una condizione di albuminuria che dipende anch’essa da diversi fattori legati principalmente ad un regime alimentare squilibrato caratterizzato dall’assunzione di un apporto troppo elevato di proteine, un leggero quantitativo di albumina nelle urine può dipendere dalla pratica di un’eccessiva attività fisica. Se invece albuminuria si riscontra con delle concentrazioni troppo alte allora questo segnale è un campanello d’allarme che si manifesta nel caso in cui i reni non funzionano in maniera corretta, oppure nel caso in cui si soffre di diabete. Per approfondimenti si rimanda all’articolo Esami del sangue Gamma GT, CPK e creatinina: cosa indicano.