Funzionalità del fegato classificazione di Child-Pugh
La funzionalità del fegato in presenza di una condizione patologica viene valutata nella pratica clinica con diversi sistemi di punteggio (“score”), tra i quali la classificazione di Child-Pugh che si basa sui valori di alcuni esami bioumorali, relativi ai valori di albumina, bilirubina, INR o PT, e su 2 parametri clinici che riguardano l’ascite e l’encefalopatia. Si fa ricorso alla classificazione di Child-Pugh, detta anche di Child-Turcotte-Pugh, per valutare lo stato di gravità delle epatopatie croniche e consente di determinare se sia necessario sottoporre il paziente ad un trapianto di fegato. Il calcolo prevede l’analisi di cinque parametri clinici, a ciascuno dei quali viene assegnato uno score compreso tra 1 e 3, anche se possono essere utilizzati altri range numerici. La classificazione di Child-Pugh permette di assegnare un punteggio al paziente colpito da epatopatia per pterlo inquadrare in una determinata classe di gravità: a seconda del grado di insufficienza epatica si attribuirsce uno score ossia una classe Child-Plugh di appartenenza al soggetto.
Come funziona il sistema MELD
Per verificare la funzionalità del fegato in presenza di patologie a livello epatico viene impiegato anche un altro metodo clinico di valutazione, si tratta del MELD che si basa su alcuni esami bioumorali (creatinina, INR, bilirubina) e se il paziente si è sottoposto a dialisi almeno due volte nel corso della settimana. La classificazione MELD, introdotta più recentemente nella pratica clinica rispetto alla classificazione di Child-Pugh, viene utilizzata per verificare la prognosi e lo stato di salute dei pazienti in attesa di trapianto di fegato. Sostanzialmente i due sistemi di punteggio offrono dei risultati analoghi, il sistema Child-Pugh ed il MELD si completano permettendo di formulare il livello di rischio di un intervento chirurgico specialmente nei pazienti cirrotici. Va precisato che il MELD garantisce una valutazione più precisa consentendo la previsione della mortalità perioperatoria dei pazienti colpiti da insufficienza epatica, soffermandosi sui valori di 3 parametri (bilirubina, creatinina e INR) non presentando dei valori soglia.