Fegato bilirubina: la fase di coniugazione
Nel fegato la bilirubina subisce una fase di sintesi attraverso il quale può in seguito essere eliminata con maggiore facilità dall’organismo alla fine di tutto il suo lungo ciclo metabolico: infatti per essere degradato il pigmento biliare deve diventare idrosolubile perché ciò avvenga la bilirubina si lega con l’acido glucoronico e viene trasformata nella frazione diglucuronide, ossia in bilirubina diretta o coniugata, invece la forma indiretta indica la frazione di bilirubina che non è stata ancora processata dal fegato. In condizioni considerate normale nell’organismo di un individuo il rapporto tra bilirubina diretta e bilirubina indiretta si attesta sui valori di 1:4 ed 1:5, questo parametro permette di valutare le condizioni di salute dell’organismo a partire alla stessa funzionalità epatica. Quando si verifica una concentrazione eccessiva di bilirubina totale nel sangue, superando i valori normali che vengono presi come range di riferimento, che si attestano su una misura media di 1-1,5 mg/dL, si riscontra un tasso di iperbilirubinemia che determina come primo segnale di allarme la manifestazione dell’itterizia: il soggetto presenta un colorito giallognolo che interessa la cute e le sclere oculari. Maggiori notizie sull’argomento si trovano su Analisi sangue bilirubina: le condizioni che alterano i valori.
La formazione del pigmento biliare
La maggior parte del quantitativo di bilirubina si forma soprattutto a livello della milza, anche se altri tessuti, seppur limitatamente, partecipano alla formazione di questo pigmento biliare, ed infatti oltre alla milza anche il fegato, il midollo osseo ed i linfonodi prendono parte attivamente al metabolismo della bilirubina. Si stima che circa l’80-90% della quota di bilirubina totale che normalmente viene prodotta ogni giorno deriva dal processo di degradazione dell’emoglobina, la restante percentuale invece deriva dal processo di catabolismo di altre emoproteine (mioglobina, cataclasi, citocromi, perossidasi,) e degli eritroblasti, ossia dei globuli rossi immaturi che sono ancora sprovvisti del nucleo. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Valori della bilirubina e condizioni anomale.