Epatotossicità iatrogena e danni epatici

Approfondimenti
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Epatotossicità iatrogena

L’assunzione di alcuni farmaci può determinare ittero e danni epatici per cui si parla di epatotossicità iatrogena, una condizione difficile da individuare  in quanto l’esposizione al farmaco spesso non viene presa in considerazione come fattore eziologico da poter così imputare ad un eventuale  danno epatico. In presenza di epatotossicità iatrogena il soggetto evidenzia livelli di bilirubina totale superiori di 2 volte rispetto al limite considerato come normale, a questa condizione si associa poi un aumento dei livelli di ALT o ALP, in particolare i livelli di alanina-aminotrasferasi (ALT) risultano superiori di 3 volte rispetto al range dei livelli considerati normali, mentre i livelli di fosfatasi alcalina (ALP) risultano superiori di 2 volte rispetto ai valori normali. Spesso non si riscontra come agente eziologico l’epatotossicità iatrogena in quanto l’insorgenza del danno epatico non si presenta nell’immediato, può passare del tempo tra l’assunzione del farmaco e l’insorgenza della reazione. Per altre notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Funzione epatica insufficiente lavaggio epatico.

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Il quadro sintomatologico

epatotossicità iatrogena

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La presenza di epatotossicità iatrogena può essere segnalata  a partire da un quadro di sintomi caratteristico in quanto il paziente generalmente lamenta i seguenti disturbi: nausea, dolore addominale nel quadrante superiore destro, prurito, ittero, malessere generale, affaticamento. Per una diagnosi più precisa si consiglia di effettuare i test di funzionalità epatica e così risalire eventualmente alla condizione iatrogena che causa l’itterizia e le disfunzioni a livello epatico. Una volta incriminato il farmaco come agente eziologico è necessario sospendere la terapia farmacologica, per favorire così la scomparsa dei sintomi e ripristinare la corretta funzionalità epatica. Appena si riscontrano queste manifestazioni sintomatologiche è necessario consultare subito uno specialista che valuterà il quadro clinico del paziente a partire dall’esecuzione di una diagnosi differenziale, per poter risalire alla causa ed impostare il giusto iter terapeutico. Maggiori informazioni si trovano su Esami del sangue funzionalità del fegato: valori di amilasi.

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