Encefalopatia bilirubinica come si evidenzia
I neonati possono venir colpiti da una condizione patologica come l’encefalopatia bilirubinica, nota anche come kernittero (kernitterus o kernicterus), si tratta nello specifico di una forma di ittero neonatale di natura patologica che si caratterizza per un accumulo di bilirubina nel tessuto cerebrale, a causa dell’infiltrazione di bilirubina in alcune aree del cervello, interessando soprattutto i nuclei della base e dell’ippocampo. La penetrazione della bilirubina si verifica attraverso la barriera emato-encefalica, una zona che nei bambini più grandi risulta essere più permeabile, invece nel corso della vita intrauterina l’elevata bilirubina secreta passa alla madre attraverso la placenta per essere in seguito eliminata dal fegato della madre. I neonati interessati da questa condizione patologica manifestano una sintomatologia caratterizzata da: itterizia, epatosplenomegalia, danni cerebrali (paralisi cerebrale coreoatetosica, ritardo mentale), letargia, paresi dello sguardo, spasmi. Per altre notizie si rimanda alla lettura di http://www.bilirubina.info/ittero-da-latte-materno/.
Le cause che possono instaurare il quadro patologico
I casi di encefalopatia bilirubinica sono associati ad una malattia emolitica Rh del neonato, una condizione che può verificarsi quando la madre ha un sistema immunitario assente di RhD, un’evenenza che può colpire i feti Rh positivi che nascono da madri Rh negative: in caso di contatto tra il sangue materno e quello del bambino durante il parto si verifica la produzione da parte della madre di anticorpi contro gli eritrociti del bambino capaci di attraversare la placenta ed emolizzare gli eritrociti del neonato. In alcuni casi l’encefalopatia bilirubinica può colpire i neonati sottoposti ad una terapia che prevede la somministrazione di ceftriaxone, che si lega all’albumina, una proteina che annovera tra le diverse funzioni anche il trasporto della bilirubina al fegato. Nei casi più severi il neonato può andare incontro a morte come conseguenza del complicarsi del quadro patologico che può comportare: ipertonia, letargia, apnea, convulsioni; se il neonato sopravvive a queste complicazioni può riportare dei danni permanenti quali: paralisi cerebrale, displasia dentale, perdita dell’udito.