Crisantello per la corretta funzionalità del fegato

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Crisantello per la corretta funzionalità del fegato

Il crisantello (Chrysanthellum americanum) è una pianta erbacea ampiamente usata in fitoterapia per le sue numerose proprietà utili principalmente per la corretta funzionalità del fegato. La somministrazione del rimedio erboristico ad uso interno è raccomandato per poter beneficiare delle sue proprietà epatoprotettrici, angioprotettrici, antiedematose, antiossidanti, mentre per uso esterno viene indicato per beneficiare dell’azione capillarotrope con lo scopo di migliorare l’attività del microcircolo. Il trattamento a base di crisantello è indicato per la cura di diversi disturbi tra cui: l’insufficienza venosa, l’insufficienza biliare, la litiasi renale o biliare, il dismetabolismo lipoproteico. Le virtù della pianta sono sintetizzate nei suoi principi attivi che comprendono le seguenti sostanze:  acido caffeico, olio essenziale, acido clorogenico, saponine, flavonoidi. Nella moderna fitoterapia questa pianta della famiglia delle composite viene impiega in diverse formulazioni, ed infatti viene usato sottoforma di estratti secchi titolati, di capsule, di tisane e di tintura madre. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Aloe arborescens per regolarizzare i valori di bilirubina.

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Alcune indicazioni d’uso

crisantello per la corretta funzionalità del fegato

crisantello per la corretta funzionalità del fegato

Quando si adotta un trattamento erboristico è opportuno attenersi alle dosi consigliate dall’erborista per cui anche nel caso di assunzione del crisantello è bene seguire le indicazioni e tutte le precauzioni d’uso; questa pianta è sconsigliata durante la gravidanza, l’allattamento, ma anche in caso di disturbi quali gastriti ed ulcere peptiche. La preparazione di una tisana a base dei fitoestratti della pianta è indicata per contrastare sintomi legati ad epatopatie, litiasi renale, litiasi biliare, dislipidemie, turbe del comportamento alimentare. L’impiego erboristico e fitoterapico del crisantello non presenta particolari effetti collaterali se però si rispettano le appropriate dosi terapeutiche, mentre se si eccede con le dosi si più incorrere in episodi  di ipersensibilità  che può causare principalmente l’insorgenza della pirosi. Ulteriori notizie utili si trovano su Valori della bilirubina e condizioni anomale.

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