Coma epatico quando si verifica
Lo stadio finale dell’encefalopatia epatica, malattia neurologica dovuta ad uno stato di insufficienza epatica, determina l’insorgenza del coma epatico ossia una condizione di completa incoscienza, la prognosi di questa condizione è generalmente negativa visto che porta spesso alla morte del paziente; talvolta il coma epatico insorge come conseguenza diretta di alcune patologie epatiche molto gravi come la cirrosi epatica. Il quadro patologico dell’encefalopatia epatica si caratterizza per un grave stato morboso del fegato che risulta severamente danneggiato non riuscendo ad adempiere correttamente a tutte le sue funzioni, come risultato finale delle alterazioni strutturali e funzionali dell’encefalo causate dal grave deficit del fegato si verifica l’insufficienza epatica. Quando l’encefalopatia raggiunge il 4° grado si verifica la condizione di coma epatico, in quanto il fegato viene compromesso gravemente e non è in grado di sintetizzare gli amminoacidi assorbiti né di svolgere l’azione depurativa, sostanzialmente il fegato viene estromesso dal sistema circolatorio determinando l’accumulo di varie sostanze di scarto provenienti dai diversi organi nel sangue in circolo; a causa della mancata funzione di filtraggio del sangue da parte del fegato si verifica il ristagno delle sostanze di scarto nella vena porta, provocando un aumento della pressione arteriosa.
Come si tratta il paziente
Il sangue non depurato entrato in circolo una volta raggiunto il cervello provoca la diffusione delle sostanze tossiche che finiscono per danneggiare gli organi interni, il soggetto risente così di una serie di manifestazioni sintomatologiche tra cui l’alterazione momentanea della coscienza che può degenerare nello stato comatoso. Per diagnosticare il coma epatico si eseguono degli specifici test medici con lo scopo di risalire alle cause scatenanti, è fondamentale conoscere i fattori eziologici del coma epatico per attivare un’adeguata terapia di recupero e prevenzione di recidive; si può ricorrere anche alla TAC che permette di valutare la presenza di encefalopatia epatica solo quando il paziente entra in coma epatico. Il trattamento del coma epatico prevede il ricovero in ospedale in quanto il soggetto deve ricevere un supporto continuo per monitorare e mantenere nella norma le funzioni vitali in terapia intensiva, si procede poi a somministrare una terapia di sostegno metabolico che consiste generalmente in somministrazioni endovenose di amminoacidi a catena ramificata, associati ad una soluzione glucosata.