Benefici al fegato rabarbaro
Come rimedio capace di portare alcuni benefici al fegato soprattutto in caso di aumento della concentrazione di bilirubina si consiglia di assumere il rabarbaro come tisana. In ambito erboristico questa pianta perenne trova diversi impieghi visto il suo ampio spettro d’azione dovuto al gran numero di principi attivi contenuti nel rizoma quali: antrachinonici, antranolici, glucosidici, tannini. L’uso del rabarbaro è indicato a chi ha problemi digestivi in quanto stimola la secrezione gastrica e la secrezione biliare, è utile quindi per le sue proprietà digestive, depurative, aperitive, lassative; non bisogna dimenticare poi la sua azione antisettica efficace soprattutto contro le infezioni intestinali. Si consiglia di assumere una tisana di rabarbaro prima dei pasti per poter beneficiare di un’azione digestiva e depurativa, per cui è utile non solo allo stomaco ma anche al fegato. I principi attivi di questa pianta sono inoltre presenti sottoforma di gocce e compresse, ma indipendentemente dalla sua formulazione la pianta deve essere assunta dietro controllo medico, rispettando il giusto dosaggio per non incorrere in effetti collaterali. Maggiori notizie si trovano su Ittero asperula: le sue virtù.
Gli effetti antitumorali della pianta: recente scoperta
Da recenti scoperte scientifiche è stato evidenziato che la pianta possiede un’altra attività importante che va ad aggiungersi alle proprietà digestive, depurative, aperitive, lassative, antibatteriche, si tratta della sua azione antitumorale. A quanto pare sono stati evidenziati degli effetti antitumorali da imputare ad una qualità di rabarbaro coltivato in Inghilterra, i ricercatori hanno riscontrato che dopo una cottura prolungata per 20 minuti la pianta aumenta significativamente i livelli di polifenoli. Ai polifenoli si deve imputare la capacità di uccidere le cellule tumorali, per cui questo dato apre verso ulteriori ricerche volte a testare concretamente tale proprietà del rabarbaro. Per altre informazioni si rinvia alla lettura dell’articolo Ittero lecitina di soia: la sua azione epatoprotettrice.