Ascite disturbi epatici cronici
Tra i diversi fattori eziologici che determinano lo sviluppo dell’ascite bisogna segnalare anche alcuni disturbi epatici cronici oppure acuti che provocano la concentrazione di liquido libero nella cavità peritoneale ciò determina la manifestazione di distensione addominale. Vengono segnalate come cause epatiche dell’ascite condizioni quali: una grave epatite alcolica senza cirrosi; una condizione di ipertensione portale causata soprattutto da malattie epatiche tra cui la cirrosi; un’epatite di tipo cronico; una possibile ostruzione della vena epatica. In alcuni casi la formazione di ascite può dipendere dalla correlazione della trombosi della vena porta con un danno epatocellulare. La concentrazione di liquido libero nella cavità peritoneale può essere causata anche da delle cause non epatiche e tra le più comuni bisogna segnalare:la ritenzione idrica associata a malattie sistemiche; le malattie del peritoneo, la pancreatite, il lupus eritematoso sistemico, le patologie endocrine, la dialisi renale. In genere se si concentrano delle piccole quantità di liquido ascitico il soggetto non lamenta sintomi, un accumulo più significativo può provocare un aumento della circonferenza addominale e del peso corporeo, una concentrazione più importante di liquido ascitico causa un senso di tensione addominale diffuso, una distensione importante della parete addominale esd un appiattimento dell’ombelico e talvolta un sollevamento del diaframma che determina la dispnea. Altre notizie su http://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-del-fegato-e-delle-vie-biliari/approccio-al-paziente-con-malattie-del-fegato/ascite.
Come si tratta la condizione
La diagnosi si basa di solito sull’esame obiettivo in correlazione ad un’ecografia oppure ad una TC in quanto gli esami per immagini sono più sensibili e permettono di evidenziare la presenza di volumi di liquido libero molto più piccoli. In genere si esegue una paracentesi diagnostica in caso di un’ascite di nuova diagnosi, ma anche nel caso in cui la causa non è nota oppure si sospetta una peritonite batterica spontanea. Come trattamento si raccomanda riposo a letto e la riduzione dell’apporto di sodio nella dieta si possono assumere diuretici se la restrizione dietetica di sodio non riesce a stimolare la diuresi; la paracentesi terapeutica rappresenta un approccio alternativo è consiste nella rimozione di 4 L/die con ispirazione di albumina EV a basso contenuto di sali minerali, tramite il trattamento con la paracentesi terapeutica si riduce la degenza in ospedale e si riduce il rischio di squilibri elettrolitici o di insufficienza renale.